Metropolis: investitori e un festival per restituirlo alla città - La lista civica che sostiene Vargiu ha un piano di rilancio del monumento
Un festival, un'associazione culturale e un comitato di investitori: sono le basi del progetto di rilancio dell'Anfiteatro romano («il nostro modello è l'Arena di Verona») ideato da Metropolis , lista civica alleata di #CA_mbia CA_ gliari che sostiene il candidato sindaco e vincitore delle primarie Pierpaolo Vargiu. «L'obiettivo», hanno spiegato i promotori della lista civica davanti all'ingresso del monumento del II secolo d. C. «è far tornare allo splendore di un tempo uno dei simboli della città, che l'amministrazione guidata da Massimo Zedda ha chiuso ai cagliaritani e al mondo».
IL MESSAGGIO Accanto ai candidati di Metropoli c'era Pierpaolo Vargiu. «Qui», ha spiegato il deputato e candidato sindaco, «venivo fin da ragazzo. Circa trentacinque anni fa facevo parte di un gruppo animato da un gesuita, padre Guidubaldi, e un giorno, per segnalare lo stato di abbandono in cui versava l'Anfiteatro, scavalcammo il recinto davanti agli occhi dei vigili urbani. Una provocazione che servì per mettere il tema-Anfiteatro al centro del dibattito». Dopo gli anni dei concerti, le polemiche, la chiusura, l'attesa. Vargiu: «L' Anfiteatro è un gioiello in cassaforte, va sfruttato per dare opportunità di lavoro».
LO SCOPO Da qui la proposta del progetto di rilancio, illustrata dai candidati di Metropolis Fabrizio Canetto (tecnico, assessore a Selargius) e Marina Adamo (consulente). «Il nostro piano è restituire alla città e ai turisti un pezzo importante di Cagliari - con la Fondazione del Teatro lirico tra le maggiori risorse dell'intera Sardegna - e renderlo accessibile sia per le visite sia per gli spettacoli culturali. Insomma, farne un simbolo, un'attrazione e renderlo produttivo, creando ricchezza per la città».
GLI ESEMPI Canetto: «Il Festival Anfiteatro e il Teatro lirico possono diventare i cuori culturali di un distretto culturale complesso, integrato ed articolato in istituzioni differenziate e servizi d'eccellenza». L'esempio di esperienze internazionali dove «emerge una forte integrazione tra il settore culturale e quelli ad esso connessi: turismo in primo luogo, ma non solo». Gli esempi: «Quelli individuabili nell'area di Montmartre a Parigi, Soho E West End a Londra, Greenwich Village e Soho a New York. Ma esempi di sviluppo locale sostenuto dall'industria culturale sono ben visibili anche in centri dell'Europa continentale con Rotterdam o Bilbao».
IL COMITATO Come si articolerà l'organizzazione lo ha spiegato Marina Adamo. «Il Festival sarà caratterizzato da un'Associazione culturale e da un Comitato investitori “Amici dell'Anfiteatro”. L'Associazione dovrà essere «suddivisa in due distinte strutture che dovranno occuparsi del programma di marketing, in particolare: la prima, che potremmo definire Cabina di programmazione , si profila come la sede di discussione, costante nel tempo, degli orientamenti del programma di marketing. Svolge prevalentemente funzioni di indirizzo».
LE FASI L'altra componente: «La potremmo chiamare Cabina esecutiva , con il ruolo di seguire l'attività di marketing nelle sue diverse fasi: creare le condizioni di fattibilità dei progetti strategici emersi dalla Cabina di programmazione-elaborazione-orientamento, promuovere le iniziative verso l'esterno. Ma anche comunicare, sia all'interno che all'esterno, i risultati già raggiunti e gli obiettivi ancora da perseguire. Poi gestire il Comitato investitori, accogliere nuovi investitori e controllare l'attività di quelli già attratti».
La terza struttura: «Il Comitato investitori “Amici dell'Anfiteatro”. Il compito dei componenti del Comitato sarà fornire oltre alle classiche sponsorizzazioni una serie di servizi e beni materiali necessari per la definizione e gestione del programma».
Pietro Picciau