Interviene il Vice Presidente del Consiglio Comunale, Paolo Casu sul caso del nuovo parco a Fonsarda
Autore: Alice Deidda il 01/02/2016 13:06
Sull’inaugurazione del parco della Fonsarda, interviene il Vice Presidente del Consiglio Comunale Paolo Casu, che ricorda al Sindaco Zedda e all’Assessore Frau che non è corretto assumersi meriti su opere nate negli anni antecedenti al loro ingresso e ultimate in questi anni. Paolo Casu ricorda che le piazze nate nel quartiere Fonsarda, sono frutto di un lavoro incessante e articolato, iniziato nel 2007 e che ha visto attraverso un piano integrato “L’Oliveto” stipulato tra Comune e Privato, la trasformazione con trasferimento delle volumetrie e cessione delle aree private da anni totalmente abbandonate e degradate, da parte dei proprietari privati, all’Amministrazione Comunale. "Va ricordato, per onore della verità, che tutte le Piazze sono state realizzate a totale onere dell’Impresa Privata e che proprio per poter compensare la carenza cronica di parcheggi nel quartiere nato nei primi ani 60, nella Piazza inaugurata ieri erano originariamente previsti una quarantina di parcheggi pubblici, parcheggi cancellati proprio dall’Amministrazione Zedda con l’avvio della modifica che ha portato alla creazione del nuovo Parco, afferma Casu. Non mi ricordo di aver mai incontrato nelle numerose riunioni fatte dal 2007 al 2010 con i proprietari privati e con l’Amministrazione Comunale, per il Piano denominato “L’Oliveto”, riunioni a cui personalmente ho sempre assiduamente partecipato, ne l’allora consigliere Zedda ne l’Assessore, allora cittadino Frau. Se proprio si deve dare riscontro a meriti e impegni, sarebbe stato cortese ricordare anche l’impegno dell’allora Commissario della Provincia Cadau, che dal primo giorno ha dato il suo parere favorevole all’apertura dell’area verde ricadente nella proprietà e nelle competenze della Provincia di Cagliari. Relativamente al fatto dichiarato dall’Assessore che questo nuovo spazio nasce dopo aver interpellato Associazioni e Genitori di bambini colpiti da autismo, nutro seri dubbi che questo sia avvenuto, a meno che chi è stato sentito, abbia una cultura molto limitata rispetto alla patologia. È infatti, universalmente riconosciuto che i luoghi privati e pubblici che facilitano l'inserimento delle persone con autismo devono essere corredate di “Simboli tipici e specifici”, peraltro simboli anche questi riconosciuti dalla comunità scientifica, e sinceramente a tutt’oggi mi sembra di non averne visto nello stesso Parco. Peraltro, non ho neppure visto percorsi sensoriali tipici per chi ha problematiche neuropsichiatri. Anche il terreno è mancante di brecciolino per il drenaggio dell'acqua. Elementi invece estremamente positivi sono i recinti , i nomi delle piante , anche se questo esclude la comprensione di autistici nella maggior parte dei casi". Casu, si chiede invece, per quale motivo i lavori ultimati e consegnati dall’impresa realizzante, nel mese di Marzo 2015, sono stati inaugurati soltanto sabato, "dando come al solito l’amaro sapore di realizzazione elettorale last minute, con una toccata e fuga in un quartiere che ha invece bisogno di ben altre parate politiche pre-elettorali. Faranno bene invece Zedda, Frau e Coni, a rivedere le scelte scellerate sulle modifiche alla viabilità e sulla sottrazione di parcheggi e sulla trasformazione di alcune aree di sosta a pagamento, che rischiano di infliggere l’ennesimo colpo mortale all’economia e alla vita di un quartiere da troppo tempo dimenticato dai Sindaci di Cagliari", conclude.