Allarme per le soluzioni contro l'aumento delle imposte
«Bene cercare di evitare l'aumento di Irpef e Irap, ma nessuno tocchi il Fondo unico per gli enti locali». I presidenti delle associazioni dei sindaci assumono una posizione netta in vista della ricerca di soluzioni alternative per colmare il deficit della sanità. «Ci sono altri strumenti che si possono utilizzare», sottolinea il presidente dell'Anci, Pier Sandro Scano. Poi aggiunge: «La legge 49 del 2009 garantisce la compensazione di svantaggi permanenti e c'è anche l'articolo 13 dello Statuto».
L'allerta è molto alta perché «non vorremmo che fossero costretti i sindaci ad aumentare l'addizionale dell'Irpef», dice Scano. Spunta anche l'ipotesi di reintrodurre l'imposta di soggiorno «con un meccanismo bilanciato che coinvolga i 71 Comuni costieri». I sindaci propongono anche l'unificazione delle agenzie agricole, ma purché si eviti un aggravio sui Comuni. «Non ci possono costringere ad aumentare Imu, Tasi e Tari», sbotta il presidente del Cal, Giuseppe Casti, «si dovrebbe intervenire sul patrimonio immobiliare della Regione». Poi Casti affonda sulla gestione della sanità: «In due anni non c'è stata una riduzione dei costi. Il risparmio si fa con una riorganizzazione amministrativa». Infine, i sindaci sono pronti ad andare a Roma con la Regione per trattare sugli accantonamenti. (m. s.)