Eventi e finanze. Dei 760mila euro di fondi regionali 65mila spesi per due stendardi
Centomila euro stanziati per i pannelli Centosessantamila alle Arciconfraternite
Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it
Settimana santa e di lusso. Una cascata di soldi è pronta a piovere sui riti legati alla Passione e alla morte di Cristo: retaggio dell’autentica cagliaritanità religiosa di Villanova e Stampace, ma oggi sempre più funzionali al richiamo turistico. E Su Scravamentu, Is Nenniris e S’Incontru non sono mai stati così ricchi come quest’anno. Grazie ai 760mila euro che l'assessorato regionale alla Pubblica istruzione ha destinato nel dicembre scorso al Comune. I dirigenti comunali se li sono subito spartiti realizzando un piano di spesa, lasciando a bocca aperta i consiglieri della commissione Cultura per voci degne di nota: 65 mila euro per due arazzi, 108 mila per pannelli e strutture espositive, 98mila per acquistare “forniture urgenti” per le Arciconfraternite. Cifre non da poco, specie se paragonate alle spese degli ultimi anni. Le prime polemiche non si fanno attendere. In base alla determina regionale del dicembre 2008, il finanziamento viene stanziato dalla Regione per poter assicurare la realizzazione dell’evento culturale “La Settimana Santa” per almeno dieci anni, sorta di investimento sulle edizioni future. Il supporto di viale Trento si aggiunge all'attività promozionale e di comunicazione internazionale creata attraverso l’agenzia Bes (nome che rievoca un’antica divinità punica di origine egizia legata ma oggi acronimo di Best Events Sardinia) e riguarda l'acquisto delle attrezzature destinate alla realizzazione della manifestazione. «Dalle antiche risonanze dei culti bizantini fino a tutta la fase spagnola, la Settimana Santa cagliaritana - si legge nella delibera - è enciclopedia e sintesi delle geografie urbane, materiali e immateriali, che si sono succedute nei secoli».
IL FINANZIAMENTO è stato ripartito in modo politicamente “ adeguato ” : 300 milaeuro all’assessorato alla Cultura, 300 mila al Turismo e il resto (160 mila euro) da impiegare per le processioni e l’adeguamento dei percorsi. La Cultura spende 65 mila euro per 2 arazzi araldici con il logo della Settimana Santa, 108 mila per i pannelli e strutture espositive, 60 mila per le pubblicazioni documentali, 14 mila di progettazioni, 18 mila per assistenza tecnica, 19 mila per gli stendardi piccoli e 16 mila per quelli grandi. Altrettanti il turismo. E poi ci sono i 160 mila euro per le processioni delle Arciconfraternite e l’adeguamento dei percorsi: 7 mila e 499 per il restauro del cocchio di campagna di Sant’Efisio, 98 mila di “forniture urgenti per le Arciconfraternite”, 35 mila per gli adeguamenti strutturali ai percorsi e 20 mila per “allestimenti e ottimizzazione spazi dedicati alle manifestazioni”, in parole povere: trasporti, noleggi.