Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Una settimana santa ricoperta d’oro

Fonte: La Nuova Sardegna
31 marzo 2009

MARTEDÌ, 31 MARZO 2009

Pagina 1 - Cagliari

L’opposizione all’attacco: «Uno spreco vergognoso: 770mila euro spesi per organizzare l’evento»



Ben Amara: i consiglieri non sapevano niente. Depau: occorre sobrietà



L’intervento è stato finanziato coi fondi europei del Por

ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. «E una vergogna che in un periodo di crisi come questo il Municipio spenda 770mila euro per la settimana santa», lamenta Radhouan Ben Amara, consigliere comunale e regionale dei Comunisti italiani, e vice presidente della commissione consiliare alla Cultura dove, ieri mattina, è stato presentato il programma.
Per i cattolici la settimana santa è un periodo di riflessione; per i laici sette giorni che culminano in alcune festività, Pasqua e Pasquetta; per le industrie un’occasione per riattivare la domanda dei beni di consumo (dalle uova di Pasqua alla Colomba); e per il Comune un modo per richiamare i turisti. «Ma tutto è fuori norma: come si fa, ad esempio, a spendere 80mila euro per “arredi espositivi per mostra settimana santa”?», continua Ben Amara.
Nel riquadro a lato idichiamo le varie aree di spesa. Si tratta, va detto, di un finanziamento europeo Por tramite la Regione. «Sì, d’accordo, è un programma operativo regionale a fini turistici ma in questo periodo di difficoltà alcuni capitoli di spesa sono decisamente eccessivi - precisa Ninni Depau, capo gruppo del Pd in consiglio comunale - occorre un utilizzo selettivo delle risorse e un po’ più di sobrietà».
D’accordo che Cagliari-città turistica è un processo lungo che si conquista giorno per giorno e, secondo alcuni, festa per festa, ma sei espositori mobili da pavimento porta poster (154x200 cm) per 14mila euro, oppure ventidue stendardi per un totale di 33mila euro, o un chiosco informativo superlusso con parti in fusione di ghisa con elementi di acciaio zincati a caldo per 50mila euro ecc. ecc., non hanno il sapore di un qualcosa di superfluo per la settimana santa?
Qualcuno potebbe obiettare che si tratta di strutture che restano e che saranno utili anche in seguito. D’accordo per diversi servizi, tra cui quelli idraulici (ne saranno sistemati diciotto per una spesa di 17mila e 820 euro), ma «nel complesso la spesa è molto rilevante e implica un progetto - sottolinea Ben Amara - che non può essere (come costo) inserito in modo così trasversale. Di questo investimento, e ricordo che si tratta di 770mila euro, quasi un miliardo e mezzo di vecchie lire, non si è mai sentito parlare: non è passato in nessuna commissione. Come è possibile?».
E la settimana santa? Nell’elenco c’è anche uno stanziamento di 19mila euro per candele votive e candelotti, pubblicazioni artistiche e immagini sacre, tamburi rullanti da utilizzare dalle varie confraternite, lanterne processuali, materiali per chiese e crocifissi. E fin qui è tutto logico, ma la realizzazione di sei portantine in stile settecentesco lavorato a mano con fregi dorati (per 15mila euro) non è un po’ eccessivo? Forse no, se il tutto fosse inserito in un progetto in grado di chiarirne i vari aspetti. A questo si aggiungono, tra le altre cose, anche venti pannelli luminosi con retroproiezione, per un totale di 43mila euro. Ma nell’era dell’immagine non possono mancare due maxi schermi «per pubblicità e collegamento processioni» di 4x3,2 metri, con scala cromatica elevata per una spesa di 140mila euro (comprensiva di messa in opera, come per tutte le altre strutture).
Sfogliando l’elenco degli interventi si vede come si tratta di una miriade di forniture. «Un fatto che lascia perplessi - afferma Ben Amara - e fa pensar male: non mi risulta ci siano stati appalti, quindi una miriade di assegnazioni dirette. E quando queste cose vengono fatte senza un progetto alle spalle e con gli organismi consiliari non informati, fanno venire dubbi e odore di clientelismo. Se poi pensiamo ai maxi schermi e al fatto che vi sono persone che per avere un sussidio devono aspettare mesi... Insomma: è uno spreco. È anche se i soldi provengono dal Por, bisogna saper fare delle scelte».
Con una battuta si potrebbe dire che la settimana santa è stata fin troppo secolarizzata: utilizzata come strumento per altri interventi. Ma tutto «è stato fatto dietro le quinte - continua Ben Amara - e quando non c’è trasparenza nascono i sospetti».

 

DAI CHIOSCHI AI MEGASCHERMI

Arredi per mostra Settimana Santa: euro 80.000,00
Arredo urbano: euro 60.000,00
Chiosco informativo - Infopoint: euro 65.000,00
Stand espositivo: euro 45.000,00
Arredi processioni: euro 150.000,00
Supporti espositivi per materiale divulgativo per alberghi e varie: euro 50.000,00
Schermi di proiezione per pubblicità e collegamento processioni: euro 140.000,00
Deposito attrezzature: euro 180.000,00
Totale interventi: euro 770.000,00