Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Enti locali, legge al traguardo

Fonte: L'Unione Sarda
27 gennaio 2016

Per ora restano quattro Province. La grande novità è la città metropolitana di Cagliari

Oggi il via libera definitivo per il riordino delle autonomie Province, Città metropolitana di Cagliari, unioni di Comuni e tanta incertezza. Stamattina arriverà il via libera definitivo della riforma degli enti locali, ma il futuro presenta ancora lati oscuri. Le norme devono essere testate e superare l'esame dei territori soprattutto nella gestione delle funzioni che i nuovi enti dovranno gestire. L'obiettivo iniziale era la semplificazione riassunta nei tre enti fondamentali (Province, Città metropolitana e unione di Comuni), ma al di sotto delle unioni di Comuni sono previste diverse opzioni che potrebbero rendere più faticosa la trasformazione degli enti.
LE PROVINCE Sassari, Nuoro, Oristano e Sud Sardegna. Sono questi gli enti di secondo livello che la riforma non ha potuto cancellare perché per farlo è necessario aspettare la legge statale e il referendum. È nata, inoltre, la Provincia del Sud Sardegna che comprende il territorio della vecchia provincia di Cagliari meno l'area della Città metropolitana. Le Province manterranno le funzioni principali su strade, scuole e ambiente e saranno governate dai commissari che rimarranno in carica sino alla loro cancellazione definitiva.
CITTÀ METROPOLITANA L'unica in Sardegna sarà quella di Cagliari che, insieme ad altri 16 Comuni rappresenta una provincia ridotta. Sarà governata dal sindaco metropolitano (primo cittadino di Cagliari), un consiglio metropolitano composto da 34 consiglieri e la conferenza metropolitana. Tutto quello che riguarda le competenze della Città metropolitana dovrà essere gestito in collaborazione con tutti i Comuni a partire dai trasporti e dalla gestione integrata dei rifiuti.
UNIONI DI COMUNI L'altro ente fondamentale è l'unione di Comuni, pensata per venire incontro alle richieste dei territori, anche di quelli che hanno da sempre lamentato che lo status di Città metropolitana fosse una prerogativa solo di Cagliari. Le unioni di Comuni devono avere un minimo di 10mila abitanti o quattro centri che ne fanno parte. Una volta che si formeranno, potranno individuare porzioni di territorio più grandi per dare vita alle aree omogenee, pensate per la gestione di servizi territoriali più ampi. Ogni unione di Comuni potrà decidere autonomamente le regole attraverso un proprio statuto mentre gli organi sono l'assemblea dei sindaci, il presidente e la giunta. Per i centri maggiori sono state pensate delle unioni di Comuni rinforzate e tarate su un territorio.
RETE METROPOLITANA È una unione di Comuni rinforzata per venire incontro alle richieste di Sassari che ha sempre chiesto di ottenere lo status di Città metropolitana.
Le caratteristiche di questo ente rispecchiano perfettamente quel territorio: deve avere un minimo di 150 mila abitanti e devono esserci sistemi di trasporto di interesse nazionale. Una cucitura perfetta per Sassari ma che dovrà aspettare la riforma dello Statuto per essere equiparata, sia per funzioni che per risorse, alla Città metropolitana. Il presidente della Rete metropolitana sarà il sindaco di Sassari e gli altri Comuni che ne faranno parte sono Alghero, Castelsardo, Porto Torres, Sorso, Sennori, Stintino e forse i Comuni del Coros (Cargeghe, Codrongianos, Florinas, Ittiri, Muros, Olmedo, Ossi, Putifigari, Tissi, Uri e Usini). L'obiettivo di chi ha lottato per ottenere lo status di Rete metropolitana riguarda soprattutto poter avere una corsia preferenziale per i finanziamenti che potranno usufruire di altri canali rispetto al Fondo unico per gli Enti locali.
CITTÀ MEDIE Per ottenere lo status di Città media i centri devono avere un minimo di 30mila abitanti. Dovrebbero diventare Città medie Olbia, Nuoro e Oristano. Opzione aperta per Carbonia e Iglesias se affronteranno un percorso di fusione del Comune. Gli altri centri che potrebbero essere Città media sono Quartu e Alghero che però dovrebbero essere la prima all'interno della Città metropolitana e la seconda nella Rete metropolitana di Sassari.
RETE URBANA Fondamentalmente ha le stesse caratteristiche delle unioni di Comuni, con la sola differenza che al suo interno ci sarà una Città media o più di una. Diversamente dalle unioni di Comuni, il presidente della Rete urbana sarà il sindaco della Città media con più abitanti.
Matteo Sau