Paolo Casu non ama le tattiche dilatorie. Tuona: «I candidati sindaci si sfidino subito in un faccia a faccia pubblico televisivo».
Il candidato sindaco di Insieme Onestamente per Cagliari morde il freno. Avverte il richiamo della contesa e mostra la sua energica insofferenza. «Apprendo», spiega, «che Piergiorgio Massidda, candidato di Cagliari 2016, avrebbe respinto la proposta, avanzata dal candidato del Polo dei cittadini Pierpaolo Vargiu, di unire le forze perché targata dai partiti politici romani». Le precisazioni del vicepresidente del Consiglio comunale: «Pierpaolo Vargiu è attualmente deputato in carica al Parlamento, schierato con la maggioranza di Renzi, mentre Piergiorgio Massidda è stato deputato per tre legislature con Forza Italia e senatore per quasi due, sempre con la casacca berlusconiana, per un totale di circa cinque legislature». Il punto: «In sostanza Massidda respinge la proposta di Vargiu perché a suo parere sostenuta dai baroni romani e locali , sottolineando che adesso tutto deve essere nuovo e vergine e la parola deve andare alla gente comune e non più ai partiti».
Casu sottolinea che, «sempre secondo il ragionamento, in teoria condivisibilissimo, ma in pratica assai opaco fatto dal candidato Massidda», la parola dovrebbe essere «restituita ai cittadini». L'interpretazione del candidato di Onestamente per Cagliari del ragionamento di Massidda: «Mi tolgo la casacca politica, indosso una maglia colorata di antipolitica, ma mi guardo bene dal rinunciare al portafoglio e alle prebende che i partiti politici mi hanno assegnato in questi anni». Casu si sofferma sulla “necessità e sul significato di dare la parola ai cittadini” che - osserva il vicepresidente dell'Aula di palazzo Bacaredda - «sia Vargiu che Massidda richiamano ormai da diversi mesi, con sempre maggiore foga». L'affondo: «Di fronte all'emergenza lavoro e alla crisi dilagante è facile e conveniente fare proclami contro i partiti, scordandosi però di dire cosa i partiti hanno regalato in questi anni ai due pretendenti». Da qui la sfida: «Subito un confronto pubblico in televisione con tutti i candidati, per parlare di programmi veri e concreti per Cagliari e di privilegi politici di ieri, di oggi e di domani». (p. p.)