Comune. Lavoro e Quartieri: se ne parli in Consiglio
Due strade: o rispettare il patto di stabilità, lasciando a terra ogni investimento per la città, o sforarlo consapevolmente e programmare il futuro di Cagliari. Questo le alternative prospettate dall'assessore agli Affari legali Giuseppe Farris a qualche giorno dall'approvazione del bilancio comunale. Definito dallo stesso Farris, a una voce con il consigliere comunale di Lavoro e Quartieri Claudio Tumatis, «ragionieristico e non adatto a dare risposte alle esigenze della città». Un bivio quindi, di fronte al quale Farris sembra tracciare una via: di fronte a uno sforamento, dice, «le sanzioni sono limitate al blocco della assunzioni e a un divieto, parziale, di ricorrere all'indebitamento ». Sanzioni blande, con le quali si potrebbero fare i conti. Insomma, secondo i due esponenti della lista Lavoro e Quartieri in giunta e in consiglio, bisogna valutare se il gioco vale la candela. Anche perché «per fronteggiare la crisi economica e finanziaria sarebbe stato opportuno immettere liquidità nel mercato. Con le risorse contenute nelle casse del Comune si potevano realizzare nuove opere». Per questo Tumatis propone un ordine del giorno per aprire un dibattito in Consiglio: «Senza precludere nessuna possibilità, si chiederà di discutere del patto di stabilità. Mai come in questo caso è necessario che le scelte siano consapevoli». Un coinvolgimento che vuole peraltro uscire dall'aula consiliare: «Sarebbe opportuno - ha precisato Farris - realizzare un confronto anche con le parti sociali, le organizzazioni datoriali e, più in generale, i principali attori dell'economia cittadina. Dalla concertazione possono nascere decisioni maggiormente partecipate».