Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il giardinetto dei cani è ormai diventato il paradiso dei tossici

Fonte: L'Unione Sarda
19 maggio 2008

Degrado in via Castiglione
Il giardinetto dei cani ormai è diventato il paradiso dei tossici

In via Castiglione il giardinetto per Fido diventa la casa dei drogati. L'area-cani realizzata due anni fa sotto il cavalcavia dell'Asse mediano si è trasformata nel luogo di ritrovo preferito dai tossicodipendenti. Le siringhe sono sparse ovunque: lungo il recinto in legno, davanti al cancelletto di accesso, intorno alle panchine, ai piedi dei piloni che sorreggono il ponte e perfino lungo i camminamenti ghiaiosi creati - questa era l'idea - a beneficio degli anziani e degli stessi proprietari dei cani.
Nelle intenzioni del Comune e della circoscrizione, quell'area sterrata tra via Castiglione e via Flavio Gioia avrebbe dovuto fungere da valvola di sfogo per i cittadini proprietari di cani che risiedono al Cep e a San Sebastiano. Si era pensato di risolvere il problema dei “marciapiedi imbrattati” destinando ai bisogni degli animali un'area specifica, con tanto di distributore automatico di palette e bustine usa e getta. Me le cose non sono andate come previsto. Complice l'isolamento e il buio pesto, il giardino per cani si è trasformato nel luogo ideale dove potersi bucare in tutta tranquillità e in assoluta riservatezza. Il cancelletto è privo di lucchetto, gli angoli nascosti non mancano e il controllo da parte delle forze dell'ordine è inesistente.
Il risultato è che oggi l'area versa in condizioni di degrado gravissimo. Di giorno è semi deserta mentre dopo il calar del sole è frequentata dai tossici. Tra escrementi di cane stagionati, erbacce secche, rifiuti vari, liquami e una puzza insopportabile, si possono scorgere qua e là le confezioni di siringhe, i tappi in plastica trasparente che racchiudevano gli aghi, le immancabili scatoline verdi delle fialette, oltre naturalmente alle siringhe sporche. Prima usate e subito dopo abbandonate per terra. I residenti sono preoccupati e chiedono un intervento urgente da parte dell'amministrazione comunale e delle forze dell'ordine. L'auspicio è che il giardino possa tornare a svolgere la funzione per la quale è stato concepito. Ma è più facile a dirsi che a farsi. Anche se l'area verrà ripulita e i drogati allontanati, sarà necessario creare quelle condizioni di sicurezza (a cominciare dalla realizzazione dell'impianto di illuminazione) che in realtà non ci sono mai state. Dopodiché bisognerà intensificare i controlli e fare prevenzione. Nel frattempo Fido dovrà accontentarsi di una passeggiata al guinzaglio il più lontano possibile dal giardino dei drogati.
PAOLO LOCHE