LA RIFORMA. Oggi ricomincia la maratona in Consiglio, il centrodestra affila le armi
Ancora 65 articoli prima di dare il via libera alla riforma degli Enti locali. Il Consiglio regionale riprenderà, questo pomeriggio alle 16, la maratona in aula con l'obiettivo di accelerare i tempi.
Una missione non semplice a meno che dall'opposizione non arrivi il segnale di distensione che permetterebbe un'accelerata sulla discussione, rallentata dai numerosi emendamenti.
Per decidere la linea da adottare in Consiglio, l'opposizione si incontrerà questo pomeriggio per cercare di uscire dal vertice con una posizione unitaria. Infatti, è innegabile che questa legge sia riuscita a scardinare gli assetti soliti dello scontro tra maggioranza e opposizione, perché un cambiamento così radicale nella struttura di governo della Sardegna viene influenzato anche e soprattutto dalla “territorialità”.
Dunque, tutto può ancora succedere perché il centrodestra si prepara alla strategia da adottare e il centrosinistra deve verificare la tenuta all'interno della maggioranza. Dopo la bocciatura dell'emendamento sulla Rete metropolitana di Olbia, presentato da Giuseppe Meloni (Pd), firmato anche dal collega di Forza Italia Giuseppe Fasolino, bisogna verificare se i malumori siano superati.
Eppure si tratta per riuscire a trovare su alcuni argomenti i punti di incontro tra i due schieramenti: uno di questi riguarda il futuro delle Province storiche, destinate alla cancellazione ma solo dopo una legge statale. L'obiettivo è dare un segnale per far capire che questo Ente, anche all'interno della riforma, non ha più potere e nemmeno una rappresentanza eletta. Su questo punto è arrivata una proposta dai Riformatori che potrebbe essere accolta anche dalla maggioranza e riguarda la nomina (non l'elezione di secondo grado) dei futuri presidenti e dei consigli provinciali. In questo modo si potrebbe tentare di anticipare, almeno nel merito, la futura riforma costituzionale. C'è ancora da discutere l'articolo che delinea la composizione e i poteri della Città metropolitana di Cagliari che, assieme a Province e unioni di Comuni, è uno degli Enti previsto nel disegno di legge.
Ci sarà, poi, la possibilità di avere delle unioni di Comuni potenziate in base al territorio e alla popolazione: per questo motivo è nata la Rete metropolitana di Sassari e le Città medie di Oristano, Nuoro, Olbia e Carbonia e Iglesias se optassero per una città unica. (m. s.)