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Rifiuti a Cagliari, la proposta: "Basta privati, una società del Comune per la gestione"

Fonte: web SardegnaOggi.it
19 gennaio 2016

 

Rifiuti a Cagliari, la proposta: "Basta privati, una società del Comune per la gestione"
"Tari altissima e servizio pessimo, vogliamo invertire la rotta". Cagliari Città Capitale, lista che sostiene il candidato sindaco Enrico Lobina alle prossime comunali, vuole riformare la gestione dei rifiuti.



CAGLIARI - Abbandonare la fallimentare gestione affidata a società private e creare una società municipalizzata. La coalizione Cagliari Città Capitale ha presentato il suo progetto di modifica del sistema di raccolta dei rifiuti e di abbattimento della tassa Tari, la più alta in Italia. Lo ha fatto durante un'assemblea alla quale sono intervenuti cittadini e le associazioni. Gli obbiettivi della coalizione sono orientati a creare una giunta che abbandoni "la fallimentare gestione affidata a società private e creare una società municipalizzata".

Su inceneritori, termovalorizzatori e discariche non si tratta. Per Fabio Usala Friargiu di ProgRes "Su Macchiareddu chiediamo di fermare tutto e di ripensare l'intero sistema. Sulla discarica di Uta si prenda atto dell'espressione della volontà popolare dei comuni più colpiti. Si prenda atto che bisogna ripensare completamente il sistema. Le tariffe per lo smaltimento sono altissime, nel 2006 smaltire una tonnellata di umido costava circa 60 euro e oggi costa il doppio. Esiste il rischio che incrementando i volumi di raccolta differenziata dei rifiuti e riducendosi i volumi di secco da conferire al Tecnocasic le tariffe possano salire per mantenere i costi della struttura, determinando un aggravio di costo per i cittadini".

Servizi migliori e meno tasse. Per il candidato sindaco di Cagliari Città Capitale Enrico Lobina "I costi della raccolta e spazzamento sono troppo alti. La gestione privata del servizio non funziona. E' molto meglio dirigersi, così come stabilito dai referendum del 2011. La riproposizione del bando, a fine 2015, sostanzialmente identico a quello precedente per una gestione privata del servizio di spazzamento e raccolta, è sbagliato. Il rischio concreto è che si rimanga impantanati per tantissimi anni. Il comune non ha assunto il tema dei rifiuti come centrale. Ogni anno gli viene appioppata una multa salatissima perché non raggiungiamo la quantità di differenziata che stabilisce una legge regionale. Perché lasciare tutto uguale?".