Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Con la nuova legge le regole sono uguali per tutti

Fonte: L'Unione Sarda
18 gennaio 2016

Prima ogni Comune decideva le esenzioni sugli immobili dati gratuitamente ai parenti

Lo sconto su Imu e Tasi per i contratti di comodato gratuito potrebbe trasformarsi paradossalmente in una mazzata per migliaia di contribuenti. La norma inserita nella Finanziaria ha sostituito di fatto i regolamenti di ciascun Comune che fino a ora poteva decidere autonomamente se assimilare gli immobili dati in comodato ad abitazioni principali, esenti quindi dal pagamento dell'Imu. Un'estensione dei benefici sulla prima casa concessi però soltanto a chi presentava un Isee, l'Indicatore della situazione economica equivalente, non superiore ai 15 mila euro.
Bastava quindi fino ad ora lasciar in comodato gratuito (per esempio al figlio ancora studente) la seconda casa al mare o in montagna per evitare il pagamento dell'Imu sulle abitazioni non principali, senza ulteriori vincoli geografici o economici. Un'opportunità colta dai cittadini di quasi 1.700 comuni in tutta Italia.
I criteri più rigidi della nuova norma concedono invece il dimezzamento di Imu e Tasi soltanto per comodati tra genitori e figli. Un cambiamento che secondo i calcoli fatti dal Sole 24 Ore triplicherà in certi casi le spese per i comodanti. A Roma, ad esempio, per un bilocale di categoria economica lasciato in comodato si doveva pagare soltanto la Tasi per un ammontare di 187 euro. Da quest'anno lo stesso immobile usufruirà dello sconto del 50% della somma di Imu e Tasi gravanti su una seconda casa, ossia 563 euro. A Napoli, secondo la simulazione del quotidiano economico, gli effetti della nuova legge saranno ancora più evidenti: un bilocale di fascia bassa vedrà infatti salire le imposte su casa e servizi da 40 a 298 euro. A queste spese poi si dovranno aggiungere quelle di registrazione del contratto, obbligatoria per usufruire degli sconti. La pratica comporta un onere minimo di 216 euro da pagare una sola volta. Duecento euro serviranno a coprire l'imposta di registro a cui poi si dovranno aggiungere 16 euro di marca da bollo ogni quattro pagine di contratto. Attenzione anche alle scadenze: la registrazione dovrà essere completata entro venti giorni dalla firma del contratto di comodato. ( l. m. )