Comune. La poltrona di presidente spetta al partito del sindaco ma c'è maretta
Forza Italia ha scelto Sandro Corsini
Alcuni dissidenti avrebbero deciso per un altro candidato
Domani riunione del gruppo: ci sarà anche Emilio Floris, chiamato a sedare i malumori.
Il nome è stato fatto: sarà Sandro Corsini a presidere il Consiglio comunale. O, forse, è meglio dire che dovrebbe essere Sandro Corsini. Perché la situazione è tutt'altro che chiara. Quella poltrona, si sa, spetta a Forza Italia. Ma ci sono alcuni alleati che ci hanno messo gli occhi sopra: la presidenza interessa, in particolare, al vice presidente Sandro Vargiu (Riformatori) e all'Udc Ettore Businco. Alla fine, entrambi dovrebbero rassegnarsi. Ma, intanto, le loro ambizioni potrebbero, indirettamente, creare problema al momento della votazione. Soprattutto nel caso in cui le acque in Forza Italia continuassero a essere agitate.
I CANDIDATI Almeno formalmente la situazione dovrebbe essere chiara: il candidato ufficiale è Sandro Corsini che ha ricevuto anche la benedizione di Emilio Floris. E che ha anche ricevuto l'appoggio di Maurizio Porcelli, inizialmente indicato come papabile per quella poltrona. «Non sono candidato», ha tagliato corto Porcelli. Che, giusto per spiegare la sua posizione, ha aggiunto: «In questa consiliatura ho deciso di impegnarmi per la cultura. Dunque, preferisco rimanere alla presidenza di quella commissione e della scuola civica di musica». Ma, all'interno del maggior partito del centrodestra, c'è aria di fronda: secondo radiocomune , Salvatore Mereu (o, in alternativa, Edoardo Tocco) avrebbe ottenuto l'appoggio di almeno tre consiglieri. E le stesse indiscrezioni lasciano intuire contatti, assolutamente segreti, con alcuni elementi dell'opposizione.
LA RIUNIONE Pericolo, pericolosissimo presentarsi martedì in Consiglio senza una linea univoca. Per questa ragione, è stata convocata, per il pomeriggio di domani, una riunione di tutto il gruppo. Un incontro tanto importante da convincere anche il sindaco a partecipare. La presenza di Emilio Floris dovrebbe, in qualche modo, servire a fermare la rivolta dei peones . Che, appunto, potrebbe diventare pericolosa perché l'opposizione sarebbe pronta a sfruttare eventuali divisioni del centrodestra.
LA SOLUZIONE Come andrà a finire? Domani, nella riunione di Forza Italia, ci sarà una votazione: il vincente sarà portato martedì in aula come candidato alla carica di presidente del Consiglio comunale. Resta il problema di convincere eventuali dissidenti interni a convogliare la proprio preferenza sul candidato ufficiale. Diventa, dunque, fondamentale la presenza del sindaco alla riunione di domani. A lui spetterà il compito di convincere i riottosi. Utilizzando un doppio binario: in primo luogo, anche se non ufficialmente, potrà porre sul piatto della bilancia altri posti di potere (le rappresentanze comunali nel Ctm o nell'Autorità d'ambito, giusto per citarne due). Ma farà anche un ragionamento più politico: l'ondata emozionale dovuta alla scomparsa di Ghigo Solinas ha provocato un avvicinamento tra i due schieramenti. Una ripresa del dialogo importante soprattutto perché arriva alla vigilia delle sedute di bilancio. È ovvio che, con questi presupposti, sarebbe poco opportuno affidare la guida dell'aula a un estremista anti-Soru (Businco o lo stesso Salvatore Mereu). Facendo perno su questi argomenti, Floris dovrebbe riuscire a convincere anche i più scettici. Martedì, dunque, Forza Italia può riuscire a portare in aula Corsini come unico candidato. Ma sarebbe soltanto lo superamento del primo scoglio di una settimana che si preannuncia particolarmente turbolenta.
MARCELLO COCCO