ELEZIONI. Le scelte del segretario del Psd'Az
Nella squadra del centrosinistra che prepara la sfida elettorale di giugno il Psd'Az non c'è. Ingresso possibile? «A questo proposito sembra esserci un orientamento positivo in Regione». Punto. Gianni Chessa, segretario cittadino sardista, è possibilista ma cauto. Improprio definirlo ottimista con moderazione. «Osservatore attento», stabilisce. «Il fatto è», chiarisce, «che nulla è definitivo». Compresa un'intesa con il centrodestra? «Tenuto conto che in quello schieramento continuano a esserci divisioni e che di fatto la coalizione non esiste, ecco che, a livello regionale, abbiamo iniziato un dialogo costruttivo con il centrosinistra».
Vecchie ruggini che affiorano. «Nel centrodestra», dice Chessa, «si pensa alle alleanze partendo da una scelta preventiva del candidato sindaco, frutto non di una scelta collettiva ma individuale, del partito più forte che cerca di imporla agli eventuali alleati».
Troppe divisioni, per l'ex assessore della seconda Giunta Floris. «Divisioni e personalismi hanno impedito ogni tipo di approccio. Se il centrodestra dovesse risolvere i suoi problemi interni, anche noi come altri potremmo riprendere il dialogo. Ma dalla nostra esigenza di cambiamento non ci sposteremo. E questo contatto deve avvenire entro un certo periodo di tempo». Già stabilito: «Entro la fine del mese».
Non pochi i temi che il Psd'Az ha in comune con il centrosinistra:
lo sviluppo è tra questi. Il segretario sardista: «Cagliari si sta spopolando e ha grosse sacche di povertà che bisogna rimuovere. Noi in questa direzione ci sentiamo molto impegnati. Pensiamo a un accordo tra pubblico e privato, all'intervento di imprenditori che possano attivare meccanismi virtuosi di rilancio dell'attività economica cittadina». Il tema degli alloggi: «Pensiamo alle tante case sfitte da riproporre sul mercato ma anche all'operazione di demolizione e ricostruzione come fase di una più ampia opera di riqualificazione». Un esempio: «Che senso ha mantenere una sede per uffici come il palazzo dell'Enel davanti al porto? È impattante. Ben vengano imprenditori capaci di dare un contributo in questo senso, anche se questi venissero dal Qatar». Il ritorno dei cagliaritani: «Favoriamolo con fitti più convenienti. Ma la città deve presentarsi meno caotica».
La lotta alla disoccupazione: «È e resterà una battaglia sardista, a prescindere dall'interlocutore». La lotta alla povertà, il turismo. L'ingresso dei giovani in politica. «Il Psd'Az sta puntando molto sui giovani. Sto cercando di organizzare una nuova segreteria cittadina con un gruppo di ventenni preparati, capaci di dare un importante contributo di idee al partito». (p. p.)