Ansa News
Nuove acquisizioni del Nucleo investigativo regionale del Corpo forestale nell'ambito dell'inchiesta sul traffico di indumenti usati raccolti per la Caritas per essere donati ai bisognosi e che invece finivano nei mercatini italiani e stranieri. Oggi gli agenti delegati dalla Dda di Cagliari hanno fatto visita agli assessorati Politiche sociali e Tutela igiene suolo del Comune di Cagliari. Acquisiti tutti i documenti relativi alle autorizzazioni rilasciate dal Comune in favore di Giampiero Cesarini, indagato assieme alla moglie, Rosa Contiello, che utilizzava il logo Caritas per la raccolta degli indumenti usati poi spediti nella Penisola.
Gli investigatori cercano riscontri sull'attività svolta dai coniugi di origini campane, ma residenti a Capoterra, proprio per questa ragione sono stati sentiti anche alcuni funzionari che hanno avuto rapporti con loro e che hanno dato le autorizzazioni per la raccolta dei vestiti. Al momento nell'inchiesta, che giorno dopo giorno si arricchisce di nuovi tasselli, risultano indagati assieme ai coniugi, per traffico di rifiuti e truffa in concorso, Andrea Nicolotti, responsabile del servizio mensa, cucina e logistica della Caritas; Guido Afflitto, della società Sarda Recupero tessili che opera nella raccolta degli indumenti; e Tonino Marras, capo cantiere della Derichebourg, la cui posizione potrebbe essere presto archiviata.
Nei giorni scorsi gli agenti della Forestale avevano acquisito documenti in altri Comuni sia nel cagliaritano che nell'oristanese e nuorese, inoltre erano stati sequestrati alla Caritas diocesana di Cagliari i documenti relativi alla convenzione stipulata dall'associazione e Giampiero Cesarini, con la quale veniva dato il permesso di utilizzare il logo e raccogliere gli indumenti usati.