Il proprietario chiede di poter costruire
Il tono è basso, lo sguardo rassegnato: «Non farò ricorso, a patto che l'amministrazione mi consenta di realizzare una nuova abitazione per i miei figli», premette Antonio Bandino, 70 anni, ex impresario edile. Resta immobile davanti alla sua casa pronta a essere demolita, al 35 di via Colleoni. Villetta bilivello, rosa scolorito, abusiva. Che deve essere buttata già. «È una condizione necessaria per consentire la realizzazione del piano di risanamento di Barracca Manna che porterà alla nascita di una nuova strada, via Verga, destinata a collegare via Stamira con via Pirandello», chiarisce l'assessore alla Viabilità Mauro Coni. «Un progetto importantissimo che prevede anche una rotatoria, fondamentale per snellire il traffico di via Italia». Bandino sposta il tiro: «Ho commesso un errore. Sono pronto a demolire, però vorrei che il sindaco si mettesse una mano sulla coscienza. C'è la possibilità di realizzare la carreggiata e consentirmi di costruire nello spazio rimasto nel mio terreno un'altra casa. In caso contrario tre famiglie si troverebbero per strada».
A tendergli una mano c'è Paolo Castangia, presidente della commissione Servizi tecnologici della Municipalità. «Credo sia una richiesta accettabile, gli spazi ci sono, si tratterebbe di rimandare la demolizione sino a quando Bandino non avrà terminato la nuova abitazione». Intanto la pratica continua il suo percorso in Consiglio. Il progetto preliminare ha ottenuto il via libera. L'iter continua, la nuova strada sfiora anche la tenuta di Ignazio Schirru. Ma al presidente dell'Ente fiera è andata meglio. Questione di centimetri che lo porteranno ad abbattere un muro di cinta e a rinunciare a una piccola parte del giardino. (sa.ma.)