Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il console filippino e il campo da basket

Fonte: L'Unione Sarda
30 marzo 2009

Il diplomatico ieri è sbarcato in città per incontrare mille connazionali “cagliaritani”

E il 9 aprile visita dell'ambasciatore francese De La Sabliere

Il console filippino Emmanuel Elmo Hernandez è sbarcato in città per una due giorni dedicata ai suoi connazionali.
Cosa manca alla comunità filippina cagliaritana per considerarsi come a casa propria? La risposta di Elmer Orillo è disarmante per la sua semplicità: «Un campo da pallacanestro». Ieri e oggi sono giornate di festa per i mille filippini che vivono nel capoluogo. Il console Emmanuel Elmo Hernandez è sbarcato in città per una due giorni dedicata ai suoi connazionali. Il rappresentante diplomatico è stato ricevuto in municipio dall'assessore Edoardo Usai e di sera ha partecipato a un incontro nel salone di Sant'Eulalia al quale ha preso parte anche Angela Quaquero, assessore provinciale alle Politiche sociali.
LA VISITA Il programma della visita è fitto. Dopo l'arrivo a Elmas con un volo di linea da Roma, il console, accompagnato da una delegazione di 11 persone, è stato ricevuto in Municipio dall'assessore Usai, il sindaco Emilio Floris era impegnato nel primo congresso del Pdl. Emmanuel Elmo Fernandez è gentile, sorridente. Ma qual è il motivo della visita in città? «Prima di tutto vorrei parlare con le autorità della cultura e della storia dei miei connazionali per un'integrazione migliore». C'è poi un aspetto non secondario. «Domani (oggi per chi legge) nel quartiere La Palma regolarizzeremo i passaporti in scadenza». Una bella iniziativa che eviterà costosi viaggi e perdite di tempo nella capitale.
IN MUNICIPIO L'ingresso nel palazzo di via Roma sembra tratto da un film. La delegazione consiliare affronta le scalinate tra le foto, gli applausi e il lancio del riso di tre coppie che stanno per sposarsi. Al terzo piano, nello studio del sindaco, viene ricevuta dall'assessore Usai. Che offre in dono lo stemma della città e si complimenta con il console. «I filippini sono una comunità importante, pacifica e laboriosa. Fondamentali per lo sviluppo di una città che aspira a diventare il crocevia del Mediterraneo».
LA COMUNITÀ Ad accogliere il diplomatico Elmer Orillo, che da otto anni con la moglie ha messo radici nel capoluogo, e padre Saul Maquinto, da ottobre vice parroco, sempre filippino, della chiesa di San Bartolomeo. «Questa visita è fondamentale per i nostri mille connazionali, 280 ragazzi, che vivono a Cagliari. Siamo perfettamente integrati, ma dobbiamo recuperare il ritardo culturale della nostra gente nella vita della città». Cosa manca? «Veramente poco, cose banali, come un campo dove poter praticare il nostro sport preferito: il basket». L'assessore Usai si sbilancia: «non c'è problema, lo avranno». Non solo aspetti materiali. In prima linea per la cura delle anime (i filippini sono molto religiosi) padre Maquinto. «Due domeniche al mese celebro una messa per i miei connazionali. È un'occasione per dare supporto non solo spirituale, ma fornire occasioni per un'integrazione».
AMBASCIATORE FRANCESE Il 9 aprile l'ambasciatore francese in Italia Jean Marc De La Sabliere effettuerà una visita in città.
ANDREA ARTIZZU

29/03/2009