Due fascicoli giudiziari sulle vicende legate alla gestione della Fondazione del Teatro
La prima indagine sul Teatro Lirico è sfociata nel processo davanti alla prima sezione del Tribunale di Cagliari che riprenderà il 16 febbraio.
Al centro delle contestazioni a carico del sindaco del capoluogo Massimo Zedda, imputato per un doppio abuso d'ufficio, c'è in primo luogo la nomina a sovrintendente di Marcella Crivellenti, candidata che, stando alle contestazioni del pubblico ministero Giangiacomo Pilia, sarebbe stata scelta dal primo cittadino saltando la procedura di evidenza pubblica bandita in precedenza. La seconda accusa riguarda l'estromissione dal consiglio di amministrazione del Lirico di Giorgio Baggiani.
Nell'ultima udienza di questo procedimento, il 16 dicembre, l'ex procuratore aggiunto Mario Marchetti, chiamato come testimone dalla difesa in veste di componente del cdi del Lirico, ha criticato duramente il lavoro di Pilia che fino a due giorni fa ha rischiato di perdere la titolarità della seconda inchiesta sul Teatro.
Questo secondo procedimento, ancora in fase di indagini preliminari, riguarda una presunta ostruzione che Zedda avrebbe messo in atto per ritardare l'insediamento di Mauro Meli: l'incarico del sovrintendente era stato deliberato dal vecchio consiglio d'amministrazione del Lirico nel gennaio 2014 ma ratificato con un contratto solo diversi mesi dopo. La stessa indagine vede iscritto nel registro degli indagati per una presunta diffamazione su Meli, legata a dichiarazioni rese in una conferenza stampa, proprio Marchetti, nominato dal sindaco quale componente prima del cda e poi del nuovo consiglio di indirizzo della Fondazione.
In questo secondo fascicolo il pm Pilia contesta al primo cittadino 17 presunti abusi d'ufficio: è l'indagine revocata dall'ex procuratore capo Mauro Mura nel suo ultimo giorno di lavoro prima della pensione. La decisione di Mura (legata alla mancata osservanza di alcune sue prescrizioni) è arrivata otto giorni dopo aver ricevuto una memoria difensiva firmata da Marchetti: centotrenta pagine nelle quali veniva criticato l'operato di Pilia, degli ufficiali di polizia giudiziaria e del consulente tecnico del pm.
Il 7 gennaio Pilia ha presentato le sue osservazioni. Quattordici pagine consegnate al procuratore aggiunto Gilberto Ganassi, il quale, alla fine, ha deciso di restituire l'inchiesta-bis a Pilia: evidentemente Ganassi ha ritenuto che Pilia abbia svolto gli accertamenti chiesti da Mura.
V. N.