Gli attivisti escludono contatti con altre forze politiche. Il punto del portavoce M5S
La certificazione è in corso, l'esito sarà imminente e non riserverà sorprese: il candidato-sindaco del Movimento 5 Stelle sarà uno storico attivista grillino. Non si tratta di una previone ma di un cronoprogramma, che ha il suggello del portavoce del M5S: Mario Puddu. A sei mesi dal voto per il rinnovo del Consiglio comunale e la scelta del sindaco che guiderà la politica amministrativa di palazzo Bacaredda per i prossimi cinque anni, gli attivisti pentastellati cagliaritani continuano la loro frenetica quanto discreta attività elettorale. Opera talmente riservata che difficilmente emergono indiscrezioni o filtrano indicazioni su possibili candidature. L'unico accenno finora fatto - ipotesi gravata da consistenti indizi di autenticità - ha riguardato la scelta di un'iscritta al Movimento: Antonietta Martinez. Altri nomi, se si escludono gli inevitabili contatti politici con simpatizzanti, rimangono per il momento coperti dal più rigoroso riserbo.
Gli attivisti dei «principali gruppi cagliaritani del Movimento 5 Stelle, Meetup 31 e Associazione 5Stelle Cagliari» smentiscono tuttavia «contatti formali o informali degli attivisti con altre forze politiche», nonché la possibilità di «qualsiasi tipo di coalizione o apparentamento di una futura lista pentastellata con altri soggetti politici o partitici, in quanto estranea alle linee del Movimento». Mario Puddu - primo sindaco 5 Stelle della Sardegna (il secondo, Sean Wheeler, è stato eletto a Porto Torres), in carica dal 10 giugno 2013 - fa il punto. Con una premessa: «Ci fa piacere quando candidati, com'è avvenuto l'altro ieri con Paolo Casu, riconoscono e apprezzano la serietà del nostro impegno».
Che ora sembra intensificarsi.
«Ma non si limita certo alla campagna elettorale. Noi, banchetti e iniziative, li promuoviamo tutto l'anno».
In questi giorni su cosa discute il Movimento?
«Avvertiamo la necessità di non far trascorrere altro tempo senza giungere a una certificazione ufficiale».
Cioè la scelta del candidato-sindaco e la presentazione del programma?
«Mi riferisco alla certificazione ufficiale interna al Movimento, non alla presentazione all'esterno della lista dei nomi».
Chi sarà il candidato-sindaco?
«Posso dire che la scelta avverrà entro breve tempo e sarà una figura storica del Movimento».
Gli schieramenti temono la vostra presenza.
«Ho letto».
Per il centrodestra non sarebbe auspicabile avere il M5S attestato sul 15 per cento dei voti al possibile ballottaggio.
«Penso che facciano bene ad avere paura del M5S. La loro apprensione ci gratifica, segna la distanza tra la vecchia politica e la nostra».
A dirla tutta, ai vostri avversari quasi non importa conoscere il nome del candidato quanto sapere se, alla fine, ci sarà o meno il vostro simbolo in corsa.
«Ci sarà. E se le percentuali delle precedenti competizioni elettorali saranno confermate prevedo un ottimo risultato».
Intanto vengono segnalate difficoltà e divisioni al vostro interno.
«Vero, si discute. E di pasticci, com'è accaduto alle amministrative di Quartu, ne facciamo anche noi. Ma pur con tutti i pregi e i difetti, il Movimento è al lavoro e a giorni arriverà la certificazione delle scelte».
Il movimento civico si è mosso per tempo, precedendovi di qualche mese.
«Non siamo in campo da anni».
Anche candidati come Massidda, per citare uno dei vostri avversari.
«Premesso che non mi piace giudicare gli avversari, mi limito a osservare che con Massidda ci divide la filosofia. Io penso che dopo uno o due mandati un politico debba lasciare spazio ad altri. Rispetto le scelte degli altri, ma non mi risulta che Massidda si sia limitato a due mandati elettorali».
Chi sarà il contendente più irriducibile del M5S?
«Non saprei. So che Massimo Zedda, che conosco dai tempi universitari, è una macchina da guerra elettorale».
Pietro Picciau