Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Mille colf e badanti a rischio espulsione

Fonte: L'Unione Sarda
19 maggio 2008

Mille colf e badanti a rischio espulsione
Per i 178 permessi di soggiorno sono arrivate 1.300 richieste
Nella Provincia di Cagliari resteranno tagliate fuori dal decreto flussi più di mille e cento badanti e colf. Problemi anche in altri settori produttivi dove resteranno inevase 160 richieste di regolarizzazione.
Quasi tutte lavorano in città come badanti o colf. In nero. Di fatto sono clandestine, a rischio espulsione. Donne ucraine, russe e bielorusse: in 1.386 speravano di essere regolarizzate con il “decreto flussi” 2008. Soltanto in 178 (questa la quota assegnata alla Provincia di Cagliari) riceveranno il permesso di soggiorno e potranno lavorare alla luce del sole. Per altre mille il destino è segnato: proveranno a restare invisibili per evitare di essere rispedite in patria.
UNA SU OTTO Al 7 febbraio di quest'anno sono state 1.386 le richieste di regolarizzazione arrivate, dal Cagliaritano, con il “clic day” dello scorso dicembre per l'assunzione di lavoratrici domestiche (colf) e assistenza alla persona (badanti). La quota disponibile, stabilita con decreto ministeriale, è notevolmente inferiore: 178. Una lavoratrice extracomunitaria su otto resterà nel suo Paese o sarà costretta alla clandestinità. Saranno più di mille le famiglie cagliaritane a dover così rinunciare alla collaboratrice domestica o alla badante. A meno che non decidano di rischiare le sanzioni previste dalla legge sull'immigrazione per chi dà lavoro a un irregolare.
NULLA OSTA Al problema della quota si aggiunge poi quello della lentezza della procedura per arrivare alla regolarizzazione. A giovedì la Direzione provinciale del lavoro (i quattro uffici di Cagliari, Sassari, Oristano e Nuoro in Sardegna gestiscono il “clic day”, nel resto di Italia se ne occupano le Prefetture) aveva esaminato 168 richieste: 114 hanno ottenuto il nulla osta, 47 sono state respinte per irregolarità mentre le rinunce (del datore o del lavoratore) sono state sette. La quota maggiore, 80, se la sono aggiudicata le ucraine, seguite dalle russe (9) e dalle donne del Kirghizistan (7). Restano ancora da assegnare 64 nulla osta.
ALTRE CATEGORIE Il “lavoro domestico e l'assistenza” è soltanto una delle categorie a cui è stata riservata una quota di permessi di soggiorno. Per il comparto edile il tetto è stato fissato in 50: in questo caso le richieste sono di molto inferiori alla quota assegnata a Cagliari (21) e i posti che resteranno vacanti verranno ridistribuiti dal ministero alle altre Province. Resteranno molti clandestini anche in altri settori produttivi: le domande di regolarizzazione arrivate sono state più di 300 (soprattutto per lavoratori cinesi) ma i posti a disposizione sono 140. Problema di esubero anche nelle quote riservate ai cittadini di alcune nazionalità: 21 i permessi di soggiorno per i residenti in Marocco (più di 500 le richieste arrivate), 96 per le Filippine (oltre 300 le domande). Resteranno tagliati fuori anche molti cittadini del Bangladesh, della Moldavia, del Pakistan e del Senegal.
GIÀ A LAVORO Sono soltanto 31 (su 742 quote assegnate a Cagliari per le varie categorie) gli extracomunitari che hanno completato l'iter firmando il contratto di lavoro. Gli unici, per ora, a non essere più clandestini.
MATTEO VERCELLI