Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

E, dopo il panino, i rifiuti si gettano in strada

Fonte: L'Unione Sarda
7 gennaio 2016


Un campionario di inciviltà nei parcheggi davanti al Lido

 

Li chiamano caddozzoni ma i veri caddozzi non sono i gestori dei furgoni che, al Poetto, distribuiscono panini con wurstel e cipolle. Gli sporcaccioni per eccellenza sono i clienti che, consumato il loro pasto, gettano da qualunque parte, tranne che nei cestini, i resti.
Poetto, parcheggi davanti al Lido, ore 0,45: è piovuto per qualche ora, nel litorale non ci sono le grandi folle. Eppure il campionario dell'inciviltà è completo: a un metro, non di più, da un cestino ci sono quattro, cinque bottigliette d'acqua buttate per strada. La situazione non cambia nei parcheggi: in un'auto, due giovani stanno consumando un panino tra una chiacchiera e l'altra. Prima di andare via, uno dei due abbassa il finestrino e getta gli avanzi. Una manna dal cielo per uno dei tanti gatti che vivono nella zona: si “accomoda” e anche lui può cenare. Il cibo a disposizione, a giudicare dalla stazza dei felini, deve essere tanto: non hanno certamente la magrezza tipica dei randagi, anzi sono decisamente ben pasciuti.
Eppure i gestori dei caddozzoni cercano di tenere pulito il posto. «Ma è inutile», dice uno di loro, «fare raccomandazioni: tanto in molti continuano a fare quello che vogliono. Be', se non scrivi il mio nome, ti dico che sono veri e propri incivili». Loro cercano di pulire. «Figuratevi», dice una collega, «che io ho trasformato la mia auto in una discarica perché non sopporto di gettare per strada le cartacce». Vanno in giro con cestino e palette e raccolgono chili e chili di spazzatura. Qualcuno ha, addirittura, piazzato una cassetta in un cassonetto in modo da far sì che nessuno debba toccarlo per aprirlo. Inutilmente: la spazzatura viene regolarmente gettata per strada.
In qualche modo, lo spazio davanti ai caddozzoni viene ripulito. Ma ci sono anche gli incivili che, forse, vogliono vivere l'atmosfera della gita fuoriporta: attraversano le corsie del nuovo Poetto, si siedono nella panchine. Dove, appena finito di mangiare, lasciano i rifiuti nonostante la presenza di cestini ogni dieci, venti metri. Avanzi di cibo, lattine, piatti di plastica, bottiglie varie: c'è solo l'imbarazzo della scelta. E, beffardamente, fanno bella mostra di sé decine di mozziconi di sigaretta proprio sotto uno dei cestini adibiti alla loro raccolta.
Mar. Co.