Doppio bando della Regione
Parole chiave: recupero e riqualificazione. Dei centri storici da un lato e delle aree degradate dall'altro. La Regione chiude un bando e ne apre uno nuovo: per il primo, terminato nei giorni scorsi con la scadenza dei termini per la presentazione delle domande, a disposizione ci sono 20 milioni di euro che comunque, fanno già sapere dall'assessorato degli Enti locali, non saranno sufficienti vista la mole delle richieste arrivate dai Comuni; il secondo, pubblicato ieri, stanzia risorse per due milioni e 748mila euro.
CENTRI STORICI Sono state 286 in totale le richieste di fondi per il recupero di immobili di pregio nei centri storici. La maggior parte delle richieste (73) sono arrivate dalla provincia di Oristano, seguita da quelle di Cagliari (55), Sassari (48), Nuoro (43), Medio Campidano (22), Olbia-Tempio (19), Ogliastra (15) e Carbonia-Iglesias (11). Ora spetterà alla commissione di valutazione esaminarle e giudicarne l'ammissibilità.
«Un numero molto importante», ha evidenziato l'assessore Cristiano Erriu, «che conferma il fortissimo interesse dei cittadini sardi su queste politiche di recupero degli immobili nei luoghi di pregio dei nostri Comuni». Questo bando, ha aggiunto Erriu ricordando la ricaduta anche occupazionale della misura, consente «non solo di rivitalizzare la qualità dei nostri centri storici, ma anche di generare nuova economia e sviluppo nei territori».
AREE DEGRADATE Si concentra invece sul recupero e la riqualificazione di aree degradate o utilizzate in maniera impropria, invece, il bando “Baddhe” che punta a incentivare, soprattutto nelle zone interne dell'Isola, il ripristino delle qualità paesaggistiche di aree ai margini dei centri urbani e preferibilmente non ricomprese nella fascia costiera.
Aree degradate sotto il profilo paesaggistico da usi impropri, come le discariche abusive all'aperto o ancora zone circostanti a siti di interesse culturale e archeologico che devono essere riqualificate, valorizzate e tutelate. Gli interventi in campo dovranno riguardare la conservazione delle caratteristiche, degli elementi costitutivi e delle morfologie del paesaggio, con azioni finalizzate al miglioramento strutturale e funzionale, alla trasformazione ambientale, agroforestale, territoriale e architettonica, tutto nel pieno rispetto delle finalità del Piano paesaggistico regionale.
Ciascun intervento potrà essere finanziato fino a un importo massimo di trecentomila euro.
Il bando è destinato alle Unioni dei Comuni e ai Comuni in forma singola o in forma associata, con preferenza per le prime, che potranno presentare le proposte di finanziamento entro il prossimo 9 marzo. Non è invece ammessa la partecipazione, pena l'esclusione dalla gara, di un Comune in forma individuale e, contemporaneamente, quale componente di una Unione dei comuni o di una forma associata.
Marzia Piga