Accordo tra Comune e Università: il primo obiettivo sarà il parco urbano
Lo sviluppo di Cagliari passerà anche dalle mani, e dalla fantasia, dei neolaureati. Basta col semplice pezzo di carta che dà un titolo ma, soprattutto in questi anni di difficoltà economica, poche prospettive di lavoro: ora gli studenti più meritevoli, individuati con una gara pubblica, potranno far parte di una squadra di ingegneri, architetti e tecnici comunali che studierà i principali interventi da attuare per trasformare il centro storico del capoluogo. Primo passo: la creazione di un parco urbano, una sorta di passeggiata ma non solo, che unisca come un tutt'uno l'orto botanico, i giardini pubblici, Buoncammino, l'Anfiteatro, le mura medievali, la passeggiata coperta, i Bastioni, l'ospedale civile.
È il progetto messo in piedi da Comune, Università, ordine degli architetti e degli ingegneri che prenderà avvio col nuovo anno: il 7 gennaio sarà pubblicato il bando per selezionare i primi cinque “borsisti”, che lavoreranno sul progetto per sei mesi e avranno la possibilità di vedere le proprie idee e proposte sviluppate al fianco di professionisti esperti nella materia. «La nostra intenzione è preparare meglio i ragazzi, metterli in contatto col mondo del lavoro per consentirgli di fare un'esperienza in linea con ciò che hanno studiato. Vogliamo fare cultura ma anche avvicinarci all'interesse delle imprese», ha spiegato il rettore Maria Del Zompo, che ha presentato e firmato il protocollo di intesa ieri in Municipio col sindaco Massimo Zedda, gli assessori Barbara Cadeddu e Paolo Frau, i presidenti degli ordini degli architetti (Giorgio Saba) e ingegneri (Gaetano Nastasi) e Antonello Sanna, direttore del dipartimento di ingegneria civile ambientale e architettura dell'Ateneo.
Le borse di tirocinio saranno gestite da Comune e Università. Sono disponibili 15 mila euro, 500 al mese per ciascun laureato. Il luogo di lavoro sarà il collegio di San Giuseppe, appena restituito dalla Provincia che lo usava come liceo Artistico. «Vogliamo ridisegnare la città e migliorare regole e procedure», ha sottolineato Zedda, «abbiamo messo insieme Ateneo, architetti e ingegneri per tramutare le loro professionalità in progetti concreti su centro, Pirri, collegamento col mare».
Il «laboratorio per il recupero del centro storico», così è stato definito, sarà un punto di riferimento «per un dibattito pubblico sullo sviluppo di Cagliari», ha aggiunto Frau, «un ufficio che coinvolgerà i residenti nella discussione su pianificazione territoriale, qualità ambientale e dell'architettura». I fondi sono pochi, «ma nonostante tutto l'Università non li usa solo per la ricerca. È un nuovo corso», specifica Del Zompo.
An. M.