SANT'ELIA. La denuncia dell'allenatore del Vecchio Borgo
A Sant'Elia c'è una sola società di calcio, il Vecchio Borgo: è prima in classifica nel campionato di Prima categoria ma non ha una struttura sportiva per far giocare i ragazzi del rione nonostante nel quartiere ci siano due campi. Uno, in erba sintetica, è gestito da un consorzio esterno: così il Vecchio Borgo deve pagare un affitto per utilizzare la struttura. Il secondo, in terra battuta davanti all'ex Lazzaretto, è inutilizzabile: sono stati eseguiti dei lavori ma il campo è stato accorciato e non è in regola per poter disputare il campionato di Prima categoria.
«Abbiamo una rosa di 25 ragazzi», spiega l'allenatore, Miro Murgia. «Ben diciotto sono del quartiere. Facciamo enormi sacrifici per disputare il campionato ma soprattutto non possiamo far decollare la scuola calcio per i bambini e i ragazzini di Sant'Elia. Senza una struttura è un progetto irrealizzabile. Lo sport deve essere gratuito e senza un campo questo è impossibile. Dovremmo chiedere una retta mensile alle famiglie che vivono in un quartiere praticamente privo di servizi: impensabile».
Il campo davanti all'ex Lazzaretto è già diventato un caso: «Il Comune», aggiunge Murgia, «ha fatto dei lavori ma le misure non sono regolamentari per la prima categoria. Sono stati stanziati altri fondi per allungarlo ma i tempi sembrano lunghissimi». (m. v.)