REPORTAGE. Viaggio nelle strutture dove si allenavano le squadre della città
Erbacce, degrado e abbandono da viale Elmas a Pirri
Vecchi campi polverosi, pezzi di storia del calcio finiti nel dimenticatoio. Porte, panchine e spogliatoi sono spariti (o sono in rovina). Al posto della terra battuta, erbacce e piante. In una città dove non mancano i problemi nelle strutture sportive, farebbero molto comodo. Ma per i campi di calcio di via Santa Maria Goretti (dove giocava il Mobil Clam Pirri), di via Vesalio, di via Volta (regno della Sirio) e di viale Elmas (sede dell'Atletico) il destino sembra segnato. Così come per la struttura del Poetto, accanto all'ippodromo, utilizzata dal Cagliari.
VIALE ELMAS L'Atletico ha costruito gran parte della sua storia nel campo in terra di proprietà della famiglia Orrù. Al confine tra Cagliari ed Elmas, in via del Popolo sardo, ci sono ancora quelli che alla fine degli anni Novanta erano spogliatoi. Ora sono murati, anche se qualche senzatetto ha creato un varco. All'interno macerie ma anche una vecchia lavagna che riproduce un campo da calcio e un foglio con le squadre che hanno partecipato a un torneo giovanile. Il campo è diventato un terreno incolto, le panchine sono distrutte. «Oramai viene usato per recuperare un po' di legna», dice un ex giocatore dell'Atletico.
IL CAMPO DEL PIRRI Tra San Giuseppe e Santa Teresa, nell'area di un privato, il Mobil Clam Pirri ha scritto le pagine più belle della sua storia calcistica. Ora quel campo è abbandonato. Gli spogliatoi sono distrutti, con i segni dei falò. Le panchine distrutte. Il campo si perde tra erbacce. Si vede ancora la vecchia gradinata, sempre affollata di tifosi pronti a sostenere il Pirri capace di arrivare fino alla serie D nazionale.
VIA VESALIO E VIA VOLTA In via Volta le porte ci sono ancora e anche i pali per l'illuminazione. Il campo è scomparso sotto l'erba e due cani fanno la guardia. Gli spogliatoi riportano ancora la scritta forza Pirri (una delle squadre che ha giocato). All'esterno, su una porta arrugginita, una targa: sede Sirio calcio Cagliari. Stesso scenario in via Vesalio: erba alta, spogliatoi senza finestre, abbandono e degrado. Segni inconfondibili: da queste parti il calcio appartiene al passato.
Matteo Vercelli
Mulinu Becciu
Via Tintoretto,
cominciano
i lavori
A Mulinu Becciu si lavora per sistemare il campo di via Tintoretto mentre altre strutture storiche sono sparite del tutto nel corso dei decenni. Al posto di linee bianche, panchine e porte ci sono parchi, palazzi o altri edifici.
È il caso del campo che sorgeva dove adesso c'è la sede della Polizia municipale, in piazza Caschili, davanti all'Amsicora. Oppure del Cima, in piazza Giovanni XXIII, sostituito con il Cipla per lasciare spazio al parco della Musica. Al Poetto, dove un tempo c'era il campo d'allenamento del Cagliari calcio, ora c'è un parcheggio e un terreno in abbandono. Per fortuna altri campi sono stati recuperati: Monte Claro e Sigma, in via Castiglione, sono diventati terreni di gioco in erba sintetica. Quello di Mulinu Becciu, in via Tintoretto, è un cantiere: dopo anni di attesa si lavora per sistemare il campo e gli spogliatoi, da sempre fatiscenti. (m. v.)