Rassegna Stampa

Il Sardegna

Milioni per le piste chiuse «Troppi segreti sullo sport»

Fonte: Il Sardegna
26 marzo 2009

Comune. Il campo Coni è pronto ma inutilizzato da un anno. Ora aumentano le tariffe

Le accuse del Pd: «Girandola di dirigenti in assessorato, gestione arbitraria degli spazi»

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Pronto da un anno, ma senza agibilità. E ora al campo Coni di via dello Sport aumentano le tariffe. Ma tariffe e agibilità sono solo un esempio offerto da Partito democratico in consiglio comunale per denunciare i metodi di gestione degli impianti sportivi. Nel mirino c'è l’assessorato allo Sport di Nanni Floris, dove negli ultimi anni si sono alternati ben cinque dirigenti. I consiglieri comunali del partiro democratico Ninni Depau e Lorenzo Cozzolino in un’interrogazione raccontano le ultime pagine della storia dell’impianto.
CON TRE DELIBERE di giunta (giugno 2006 e marzo e aprile 2008) il Comune ha stanziato oltre 3 milioni di euro per il recupero dello stadio comunale di atletica leggera (campo Coni) in via dello Sport: sistemazione delle corsie, della pista e delle tribune. La struttura è stata poi affidata dal consiglio comunale («assenti al momento del voto tutti i rappresentati dell’opposizione », denunciano Depau e Cozzolino) nel febbraio 2006 al consorzio Fidal-Cip, a titolo gratuito, per cinque anni. La delibera spiega che il «concessionario dovrà consentire l’uso dell’impianto dietro pagamento delle tariffe stabilite di comune accordo con l’amministrazione comunale e approvate dalla Giunta comunale».
IL PD SCRIVE che la Fidal ha inviato una lettera a numerosi gruppi sportivi con la quale comunica le nuove tariffe per l’utilizzo del campo Coni e che «la lettera prevede il passaggio da una tariffa fissa per ciascuna squadra ad una tariffa per singolo atleta a prescindere dall’effettivo utilizzo del campo » e che «tale modifica determinerebbe un significativo incremento delle spese per l’attività sportiva». Ecco dunque la richiesta al sindaco Emilio Floris e all’assessore Floris: perché, e soprattutto per quali motivi, nonostante i lavori al campo Coni siano terminati da circa un anno, l’agibilità non è stata ancora concessa (si ipotizza l’esistenza di specifiche problematiche strutturali)? E poi accuse alla gestione. Depau e Cozzolino chiedono se è vero «che qualche squadra di atletica abbia avuto direttamente dal Comune l’autorizzazione all’uso» del campo e invitano il Comune a favorire «la massima partecipazione degli atleti e delle squadre, evitando atteggiamenti e scelte arbitrarie da parte del consorzio che gestisce gli impianti ». ¦