Grazie al nuovo pavimento in legno naturale al posto del bitume attorno agli alberi monumentali, le radici avranno lo spazio necessario per crescere e sarà possibile godere tranquillamente delle grandi ombreggiaturevo per la riqualificazione della piazza Garibaldi a Cagliari.

Nelle prossime settimane l'impresa prenderà possesso dell'area per effettuare i rilievi tecnici necessari per l'imminente avvio dei lavori. Il valore dell'investimento è pari a 1,2 milioni di euro e i lavori dovrebbero durare 180 giorni.

La piazza in granito sarà più grande perché la viabilità verrà semplificata con l'eliminazione delle aree spartitraffico.
Saranno eliminati i dislivelli e gli ostacoli: l'area a disposizione dei pedoni passerà dagli attuali 4.850 a 6.700 metri quadrati e sarà portata a livello della strada carrabile, quella che salendo da via Alghero la attraversa in direzione via Bosa. Grazie al nuovo pavimento flottante in legno naturale al posto del bitume, gli alberi monumentali avranno lo spazio necessario per le radici e sarà possibile godere in sicurezza delle grandi ombreggiature.
Nella piazza saranno potenziati gli spazi di aggregazione e verrà realizzata la nuova illuminazione. Saranno presenti nuovi arredi e uno spazio giochi dedicato ai bambini, che potranno tornare a frequentare la piazza nata come naturale prosecuzione della scuola Riva che vi si affaccia e che a seguito di lavori di restauro è stata di recente riaperta.
La nuova piazza Garibaldi sarà il cuore pulsante del rinnovato percorso del centro storico: è infatti snodo fondamentale dell'ampio intervento di riqualificazione che interessa via Garibaldi verso via Paoli e via Alghero con la connessione alla nuova piazza Gramsci e, a ritroso, via Manno e il Corso Vittorio. Anche in via Alghero e in via Manno i lavori sono di prossimo avvio. L'obiettivo è la riqualificazione di uno spazio destinato a cittadini e turisti, il potenziamento del commercio cittadino, la tutela e la valorizzazione del verde per riportare il pedone al centro della città anche attraverso scelte progettuali che incentivino la mobilità lenta.