CAGLIARI. Potenziato il servizio mensa nella sede di viale Sant'Ignazio
La solidarietà non va in vacanza: «Per Natale qualcuno sarà ospitato da amici e parenti, ma sono centinaia le persone che passeranno le feste alla mensa della Caritas». Le cucine di viale Sant'Ignazio non chiudono mai e nei giorni di festa il servizio mensa per gli indigenti viene potenziato. «In tutto l'anno abbiamo preparato 220 mila pasti, escluse le colazioni, e la media di presenze è di circa 250 persone all'ora di pranzo», spiega il direttore della Caritas don Marco Lai. «In questo periodo ci vengono ad aiutare numerosi volontari che scelgono di dare una mano durante le feste, un rinforzo che permette a chi durante l'anno lavora di poter passare questi giorni in famiglia».
AUMENTO Il numero di volontari a tempo determinato è in costante aumento e da oggi fino all'Epifania ci saranno 70 nuovi operatori alla mensa di viale Sant'Ignazio. «Tutti hanno fatto un colloquio e ricevuto una preparazione di base in modo da poter dare il proprio contributo nel modo migliore. Singoli, associazioni o gruppi si mobilitano per sostenere chi si trova in difficoltà», spiega don Marco. «Non esiste un identikit definito di chi sceglie di mettersi a disposizione durante le feste ma un aspetto molto positivo è che sono quasi tutti giovani». Centinaia di persone fanno affidamento sulla mensa della Caritas per potersi nutrire. C'è chi la frequenta per un breve periodo e chi ha in quelle stanze un punto di riferimento fisso. Tanti anche i volontari che si alternano e fanno i turni, ma c'è chi non vuole mancare mai perché crede molto nel suo compito e nel sostegno che riesce a dare a chi ne ha bisogno. «Per me è una grande soddisfazione, cucinare è la mia passione», spiega Gemma Ruggiu, chef della mensa di via Sant'Ignazio, superando con difficoltà la timidezza di chi ha scelto di lavorare nella retroguardia e dare il massimo tra i fornelli. «Poter preparare i miei piatti in quantità abbondanti e permettere così a centinaia di persone di riuscire a mangiare per me è un grande piacere».
PIATTO SPECIALE Per la cena di stasera e il pranzo di domani gli ospiti che raggiungeranno la mensa troveranno un menù speciale, anche per loro è Natale. «La cena della vigilia prevede antipasti di mare e terra, lasagne, fricassea di agnello, pollo al forno e peperoni al forno, frutta e dolce», spiega. «Anche per il pranzo di Natale ci saranno gli antipasti e una scelta fra tre primi (pasta con sugo di calamari, fregola e gnocchetti al sugo vegetale), per secondo ci saranno agnello al forno e girello con patate e insalata come contorni, più frutta, panettone e bibite».
DONAZIONE Banditi gli alcolici, nessuna deroga viene fatta per le feste, «L'alcol potrebbe creare problemi, meglio non rischiare», spiegano gli operatori della mensa. Grazie a una recente donazione sono stati aggiunti alcuni tavoli ed è possibile servire pasti con 80-100 coperti alla volta. Il menù sarà speciale anche il giorno di Santo Stefano perché Gemma Ruggiu avrà un sostegno speciale tra i fornelli. «Per tradizione il 26 dicembre viene a cucinare con noi anche Maria Grazia Loddo, chef del Corsaro, con tutta la sua brigata ci regalerà qualcuna delle sue sorprese».
STRANIERI Sono in aumento gli stranieri che si rivolgono alla Caritas per ricevere un pasto e anche il presepe realizzato all'ingresso della sede di via Sant'Ignazio è legato al dramma dei migranti: Giuseppe e Maria si trovano a bordo di una barca di legno e alle loro spalle c'è la riproduzione di un rifugio con un gruppo di profughi in fuga dalla propria terra. «Anche la sacra famiglia è stata rifugiata, in Egitto», spiega Andrea Nicolotti della Caritas. «Infatti San Giuseppe è riconosciuto come il protettore dei profughi e ci sembrava il modo migliore per ricordarlo».
Nel 2015 la Caritas di Cagliari ha assistito 1378 italiani e 802 stranieri, il 36,8 per cento, provenienti principalmente da nove Paesi (Romania 12,5 per cento, Senegal 12,3, Marocco 10, Mali 7,8 per cento, Nigeria 5,1, Gambia 5, Pakistan 4,3, Ucraina 3,9 e Tunisia 3,3 per cento). «La percentuale di stranieri è aumentata per i numerosi arrivi che ci sono stati, non c'è stato purtroppo una diminuzione degli italiani», precisa don Marco Lai. «Un altro aspetto che ha attirato la nostra attenzione è che da due anni il numero di uomini che ha bisogno d'aiuto ha superato quello delle donne».
SERVIZI SOCIALI La Caritas lavora a stretto contatto con i servizi sociali del Comune, che hanno incrementato gli sforzi per le feste di fine anno. «Abbiamo avviato una serie di iniziative per il disagio sociale e le povertà estreme e quest'anno abbiamo lavorato molto sui minori e sulle loro famiglie», spiega l'assessore comunale alle Politiche sociali Luigi Minerba.
MINERBA Sono circa 300 le famiglie a cui gli uffici delle Politiche sociali offrono sostegno economico e di altro tipo e per questi servizi delicati non esistono vacanze: «Anzi, nei momenti in cui il disagio e la solitudine possono diventare più pesanti potenziamo i servizi e l'assistenza a domicilio: nei giorni di festa la guardia non cala ma viene potenziata», conferma Minerba. Per la cena del 31 la mensa di viale Sant'Ignazio sarà regolarmente in funzione e il Comune ha organizzato anche un veglione riservato agli over 65 che sarà ospitato all'oratorio di San Massimiliano Kolbe in via Cornalias: la partecipazione è gratuita, basta chiamare al 349-7240021.
Marcello Zasso