TAR.
dal bando Era legittima la decisione di escludere la società De Vizia dalla gara da oltre 211 milioni di euro per la gestione (complessivamente per 7 anni) del servizio raccolta rifiuti e igiene urbana. Ed è legittimo anche che il Comune incameri la cauzione provvisoria da 2 milioni 117 mila euro che era stata richiesta.
Lo hanno chiarito ieri i giudici del Tar Sardegna che hanno respinto il ricorso presentato dalla società (capogruppo del consorzio creato con Cns e San Germano), attraverso gli avvocati Giovanni Contu e Matilde Mura: il raggruppamento di imprese chiedeva l'annullamento della determina del 19 giugno scorso che sanciva l'esclusione dalla gara e l'escussione della cauzioni milionaria. Accolta dunque la tesi del Comune, rappresentato in aula dal capo dell'ufficio legale Genziana Farci. Il bando di gara stato varato il 15 novembre 2013 e prevedeva l'affidamento del servizio per 211 milioni e 744 mila euro. Sia De Vizia (che aveva proposto un ribasso del 5,33%) che Econord (con un ribasso dell' 8,08%) erano state escluse, la seconda dopo una sentenza del Consiglio di Stato. I giudici del Tar si erano già pronunciati nei giorni scorsi sull'esclusione di Econord e ieri hanno respinto anche il ricorso di De Vizia. La gara, nel frattempo, era stata dichiarata priva di vincitori perché l'unica impresa rimasta, la Dusty, aveva ritirato la propria offerta. Nell'escludere la De Vizia, però, il Comune aveva deciso di incamerare la cauzione da oltre 2 milioni per una «falsa dichiarazione resa del responsabile tecnico della società mandante San Germano, relativamente ai requisiti generali ed in particolare in ordine ai propri precedenti penali».
Francesco Pinna