Teatro
C inquantacinque anni. Una moglie. Un figlio. Una vita come tutti fino a nove anni fa. Era l'estate del 2006 quando a Luigi Girau venne diagnosticata la malattia dei motoneuroni, meglio conosciuta come Sla, Sclerosi laterale amiotrofica. Da lì l'inizio di una nuova vita. E in questa seconda esistenza spetterà a Luigi, accompagnato dalla moglie Tiziana, dare il benvenuto e un augurio di vita (domani alle 21) al pubblico del Teatro Massimo prima dello spettacolo “Non ricordo nulla” di e con l'attore Jacopo Cullin.
Un appuntamento a scopo benefico organizzato dall'ICS, associazione culturale ingegneri di Cagliari, insieme all'Ordine degli ingegneri della provincia di Cagliari, il cui ricavato andrà all'Aisla Sardegna, associazione di riferimento per la tutela, l'assistenza, la cura dei malati di Sla e a Save the Children, la più importante organizzazione internazionale nata nel 1919 che dedica il suo impegno a salvare i bambini in pericolo e a promuovere i loro diritti.
Una serata da tutto esaurito nata dall'unione delle associazioni e dei volontari che hanno fatto rete attorno a un bisogno reale. Bisogno di cui si è fatto carico l'attore cagliaritano, non nuovo ad azioni benefiche. L'ultima prende il nome di “Non aver paura!”, cortometraggio scritto dall'attore e girato assieme a Geppi Cucciari, Massimiliano Medda, Benito Urgu, Gianpaolo Loddo e Gabriele Cossu, con lo scopo di diffondere un messaggio di sensibilizzazione sulla donazione del sangue. «Fare qualcosa per il sociale non è soltanto giusto, ma anche normale», ha dichiarato Cullin. «Sono felice di aver scoperto che con il mio mestiere posso fare qualcosa per gli altri. Ho un dono, è quello di far ridere, per un artista utilizzarlo in questo modo è il minimo».
Simona Arthemalle