Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Irruzione a sorpresa di sette danzatori del Balletto civile Musica, ballo, lacrime e commozione al m

Fonte: L'Unione Sarda
21 dicembre 2015

SAN BENEDETTO.

 

Passi ritmati in abito scuro tra sedani che spuntano dai sacchetti azzurri. Il suono caldo e profondo del violoncello sotto caciotte e forme di parmigiano. Perché l'arte è valida sempre, anche tra i banchi del mercato di San Benedetto. Affollato, com'è giusto nella domenica prenatalizia. Liste lunghe così, acquisti veloci, i menu delle feste che prendono corpo. E la danza che irrompe, stoppa la routine, fa poggiare le buste, osservare i sette professionisti del Balletto Civile - compagnia che fonde teatro, danza e canto dal vivo - sfilare lungo i banchi e schiudersi in una performance vorticosa nel corridoio del primo piano.
La coreografia di Manuela Lucenti si dipana veloce, accompagnata dalle note di Julia Kent (nota al grande pubblico per aver composto le musiche di This must be the place di Paolo Sorrentino), a compiere il percorso della rassegna “I Mercati che danzano”, aperta venerdì tra i banchi di via Quirra e proseguita sabato nella colorita cornice del mercato del pesce, sempre a San Benedetto.
Luoghi inseriti non a caso nella programmazione di Thalassaki, viaggio culturale sul tema Mediterraneo, curato dalla compagnia Càjka e inserito negli appuntamenti di Cagliari 2015.
«I luoghi della quotidianità, come i mercati, possono diventare punti di scambio non solo di merci ma anche di idee ed emozioni», ribadisce il direttore artistico Francesco Origo, «l'arte ha bisogno di uscire dai teatri e andare tra la gente. E la gente ha necessità di riscoprirla, abbracciarla, emozionarsi».
Più di una lacrima è scesa sul volto di a chi osservava, ascoltava, si faceva trascinare. Lacrime sul volto di chi, il Mediterraneo, lo vive come fonte di lavoro e fatica. «Molti espositori», racconta Origo, «hanno interrotto il loro lavoro per farsi coinvolgere dal balletto: abbiamo raggiunto il nostro obiettivo».
Clara Mulas