Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Via i gazebo anche dal Largo Per strada solo tavolini e ombrelloni da rimuovere ogni sera

Fonte: L'Unione Sarda
21 dicembre 2015

Piazza Yenne, Scano ai gestori: «Il decoro è nel loro interesse. Vista via Garibaldi?»

 


Gazebo vietati non solo in piazza Yenne ma anche nel Largo. Lo prevede il regolamento per le occupazioni di suolo pubblico messo a punto dalla commissione urbanistica del Comune, regolamento che sarà discusso dal consiglio nella seduta di domani pomeriggio. Per la grande strada intitolata a Carlo Felice valgono gli stessi principi stabiliti per piazza Yenne: per il Comune le strutture in plastica e metallo che i gestori ritengono utili a proteggere dal vento la propria clientela sono «impattanti da un punto di vista paesaggistico». Bocciate. Il presidente della commissione, Andrea Scano, Pd, spiega: «L'idea, in entrambe le situazioni, è di garantire l'integrità urbanistica dei luoghi».
SOLUZIONI DIVERSE Per le due aree sono state previste soluzioni diverse. In piazza Yenne i gazebo verranno sostituiti in parte da tende del tipo a sbraccio agganciate alla facciate dei palazzi e in parte da aree dove sarà possibile collocare solo arredi da rimuovere giorno per giorno (ombrelloni, tavolini e sedie). Nel Largo, invece, sarà ammessa solo questa seconda tipologia, con gli ombrelloni che «potranno essere completati con delle protezioni laterali trasparenti per garantire una maggiore rigidità della struttura e una protezione dal vento». In pratica, il caffè Svizzero, che ha smantellato il proprio gazebo all'inizio dei lavori di rifacimento dei sottoservizi e dei marciapiedi, non potrà rimontarlo, mentre sul lato opposto della strada il City bar, titolare dell'unico gazebo attualmente in servizio, dovrà smantellarlo: per i clienti dei due locali che preferiscono consumare all'aperto, insomma, solo sedie e tavolini e ombrelloni. «Del resto - aggiunge Scano - a Cagliari il clima offre giornate miti anche d'inverno».
LE CRITICHE In piazza Yenne gli operatori, riuniti in un'associazione, hanno criticato duramente le nuove misure («Equivalgono a farci chiudere») e chiesto un incontro ufficiale prima dell'approvazione definitiva da parte del Consiglio. «Gli incontri non sono mancati, in passato», fa presente il presidente della commissione urbanistica: «Le nuove concessioni avranno estensioni sostanzialmente identiche a quelle attuali. Il problema è che la situazione che vediamo nella piazza è anche frutto di “allargamenti”, da parte di qualche gestore. Agli operatori cito l'esempio di via Garibaldi: una strada riqualificata, con maggior decoro urbano, significa anche più traffico di persone, e quindi il riordino è anche nell'interesse dei commercianti. Occorre ragionare a lungo termine, non limitarsi all'interesse immediato».
Marco Noce