Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cibo locale e stagionale, nuove regole per le mense

Fonte: L'Unione Sarda
21 dicembre 2015


Sì all'appalto da 12 milioni. Per le famiglie tariffe invariate

 

La politica verde della Giunta Zedda entra anche nelle scuole. E rivoluziona le abitudini delle mense. Prodotti locali e a chilometro zero, menù variegato - compreso quello pensato per vegani o vegetariani - e un occhio di riguardo alla presentazione delle pietanze. Oltre a giornate a tema (con piatti della tradizione italiana internazionale) e al rispetto della stagionalità. È tutto messo nero su bianco nell'appalto milionario che ridisegna le usanze tra i tavoli degli istituti scolastici cittadini. «Parliamo di uno degli appalti più innovativi in termini di sostenibilità», assicura l'assessore alla Cultura Enrica Puggioni.
LE NOVITÀ Il principio è quello della sostenibilità ambientale, la logica quella del risparmio e della qualità. Spariscono i cibi preconfezionati a favore di prodotti di giornata. Ortofrutta, cereali, carni e derivati dal latte arriveranno da produzione biologica, Dop, Igp e dalla filiera corta: tutti alimenti rigorosamente sardi. Tra le novità c'è anche il progetto Acquabimbo, che prevede la somministrazione di acqua di rete durante i pasti, da servire in caraffe di vetro, «per contenere i consumi energetici, l'accumulo di plastica e il conseguente smaltimento». Per quanto riguarda piatti, posate e bicchieri, d'ora in avanti saranno riutilizzabili: niente più carta, ma vetro, acciaio e ceramica.
TEMPI E COSTI Poco più di 12 milioni di euro per quattro anni (è questa la durata dell' appalto) e otto istituti scolastici - divisi in 36 plessi - più tre asili nido coinvolti. Entro i prossimi due anni il servizio si estenderà a tutte le scuole cittadine. Intanto le altre sono pronte a partire con la mensa verde: attiva dal 7 gennaio. «Un costo in più per l'amministrazione ma le tariffe per le famiglie resteranno invariate», garantisce Puggioni. «Altro obiettivo è quello di ridurre gli sprechi», aggiunge Francesca Ghirra, presidente della commissione Cultura. «Verrà introdotto un sistema di gestione informatizzata per la prenotazione dei pasti, che ci consentirà di destinare il cibo non somministrato a organizzazioni non lucrative di utilità sociale. Mentre i pasti consumati in parte andranno ai canili». Soddisfatto Davide Carta, capogruppo del Pd in Consiglio e primo firmatario della mozione da cui è partito il progetto della mensa verde: «L'amministrazione sta portando avanti tante iniziative che concorrono a costruire una città migliore. Con questo appalto si esce dalla logica del bando al massimo ribasso, basato sul fabbisogno calorico, e si punta alla qualità».
Sara Marci