Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Via i gazebo da piazza Yenne

Fonte: L'Unione Sarda
21 dicembre 2015

 

La rivoluzione del Comune: tavolini a ridosso delle facciate - Andrea Scano, commissione Urbanistica: «Continuità pedonale con via Manno»

 


Via sedie, tavolini e gazebo dal centro della piazza: i posti a sedere all'aperto su cui si regge gran parte dell'economia del sistema piazza Yenne (bar, ristoranti e pizzerie) si dovranno spostare a ridosso delle facciate, lungo quella che attualmente è la passeggiata, dove (superate le bancarelle degli ambulanti) si fa lo slalom fra lavagnette e cameriere che salutano i potenziali clienti con sorrisi altamente professionali. Qui i gestori dovranno installare tende dai colori in armonia con il contesto urbanistico. Per proteggere dal vento la clientela, l'amministrazione ha pensato a pannelli in plexiglass.
MARTEDÌ IN CONSIGLIO Aria di rivoluzione, in uno dei luoghi di ritrovo più frequentati della città. La commissione Urbanistica del Comune ha approvato (cinque voti a favore, cinque astenuti) il regolamento che, anticipato da un post su Facebook del consigliere Giovanni Dore, sarà discusso martedì in Consiglio comunale: prevede la liberazione della parte centrale della piazza in modo che la zona, oggi in gran parte occupata dai locali, sia completamente agibile da parte dei pedoni.
FAR WEST «L'idea - riassume Andrea Scano, presidente della commissione che ha seguito la pratica - è di restituire dignità e senso storico alla piazza, valorizzarla, creare una continuità pedonale con il Largo e via Manno». Ma anche porre fine al Far West, dove ognuno ha provveduto per sé e si è fatto a gara a chi esibiva il gazebo più imponente. «Negli ultimi anni la presenza dei locali si è allargata, con una tendenza a espandersi al di là delle misure indicate nelle concessioni». Si va verso una riduzione: «Un po' si restringeranno. Le concessioni saranno spostate a ridosso delle facciate, saranno larghe quanto il prospetto di competenza e profonde quanto lo stradello. Ci saranno due tipi di superfici: una occupabile stabilmente, con tende e pannelli in plexiglass, e un'altra aggiuntiva, dove si potranno piazzare sedie, tavolini e ombrelloni da rimuovere a fine giornata. Saranno tracciati dei segni sulla pavimentazione che indicheranno con precisione i limiti delle concessioni per prevenire sconfinamenti. Altro aspetto non secondario: le superfici esterne saranno proporzionali alle superfici interne dei locali».
RESISTENZE A Palazzo Bacaredda hanno messo in conto qualche resistenza da parte dei gestori: «Ci sta, all'inizio ci aspettiamo qualche protesta ma col tempo il principio delle regole uguali per tutti finirà per essere accettato». Al momento non sono previsti ritocchi ai canoni.
Marco Noce