Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Corso, operai al lavoro per restringere il cantiere

Fonte: L'Unione Sarda
17 dicembre 2015

I tecnici Isgas spostano la condotta, l'impresa posa il massetto

I tecnici di Isgas stanno sistemando la deviazione della condotta del gas, gli operai incaricati di sistemare il corso Vittorio Emanuele sono impegnati a stendere il massetto. Sono ore febbrili di lavoro dell'arteria del centro storico: l'obiettivo è restringere il cantiere prima della chiusura per gli ultimi giorni di shopping natalizio.
I TEMPI In teoria, la Isgas dovrebbe terminare l'intervento entro oggi. «Ma non faccio annunci per non correre il rischio di figuracce», afferma l'assessore ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras. Una corsa a ostacoli nella quale gli ostacoli saltano fuori all'improvviso. La deviazione della condotta del gas non era prevista. Ma, durante gli scavi, è venuta fuori la domus romana. Quei tubi passano troppo vicini al ritrovamento archeologico: spostarli è diventato un obbligo, a prescindere dall'utilizzo futuro che si farà dell'edificio storico.
I LAVORI Nel frattempo, gli operai stanno gettando il massetto sul quale verrà poi posato il basolato. Un intervento che sarà effettuato solo dopo la pausa natalizia. «Anche perché la pietra che sarà sistemata è stata ordinata ma ancora non è arrivata», chiarisce Marras. Dopo lo shopping natalizio (e, molto probabilmente, i primi giorni dei saldi invernali, altro momento fondamentale per i commercianti) si comincerà a sistemare la pavimentazione del Corso. I lavori, comunque, dovrebbero terminare entro i termini previsti, nel mese di marzo.
IL CANTIERE Ma, intanto, gettato il massetto (l'intervento è veloce dal momento che il materiale usato è semiliquido: gli operai devono solo dirigere il getto e parificare il livello), il cantiere potrà essere ristretto. «Saranno spostate le recinzioni, tenendo, ovviamente, presenti le esigenze di sicurezza: resteranno impraticabili, per esempio, le zone in cui ci sono i tombini che, durante i lavori, non possono essere allo stesso livello del terreno». In teoria, entro la fine della settimana, negozianti e clienti del Corso avranno maggior respiro.
LA DOMUS Ma resta da affrontare il problema legato alla casa di epoca romana. «Stiamo aspettando dalla sovrintendenza la relazione definitiva sul valore storico del ritrovamento». Solo in quel momento, ci si potrà sedere attorno a un tavolo per decidere il futuro della domus . Saranno da trovare i fondi per la sua valorizzazione e da studiare gli interventi per un'eventuale fruizione da parte dei cittadini. Intanto, è stata sigillata quasi ermeticamente: in alto, è riparata da una tettoia mentre un muro di materiale inerte la protegge su tutti i lati.
Marcello Cocco