Tribune coperte per 21.000: investimento da 55 milioni, 600 posti di lavoro
Un campo con un mondo intorno. Vivo tutti i giorni, non solo uno ogni due settimane. Lo stadio del futuro avrà 21.000 posti a sedere, in tribune coperte. E se questo è un dato che riguarda le partite del Cagliari, il cuore rossoblù delle attività al Sant'Elia, per tratteggiare i piani della società ecco altri elementi e numeri: un impianto classificato ai vertici del ranking Uefa, quattro campi da calcio esterni (due polifunzionali, uno a sette e l'altro a cinque), 15 mila metri quadri coperti di attività commerciali, 55 milioni di investimenti, circa 600 posti di lavoro a regime, spariranno le torri faro. Ma c'è anche la conferma della data: tutto sarà pronto per giugno 2019. Durante i lavori è certo il trasloco. Dopo 24 tentativi di dialogo con il Comune di Quartu, che non hanno prodotto niente se non l'esasperazione della dirigenza, l'alternativa più probabile è Olbia. Altrimenti si rischia l'emigrazione oltremare, destinazione Modena.
C'era il presidente Tommaso Giulini, ieri nell'aula consiliare del Municipio, con lo staff a presentare ai consiglieri e al sindaco Massimo Zedda il progetto per il nuovo stadio. Un incontro inaccessibile per la stampa, perché la società rossoblù sta preparando un evento pubblico per il 18. I consiglieri hanno rispettato il diktat: niente riprese col cellulare da divulgare all'esterno. Ma i dettagli trapelano.
Molte delle attenzioni si sono concentrate sugli spazi commerciali. Nessun ipermercato. I quindicimila metri gestiti dalla società saranno distribuiti tra un centro fisioterapico (lato distinti, ci sarebbero già contatti con alcuni privati), una palestra di boxe e arti marziali (lato tribuna), un ristorante panoramico con vista su campo e mare, un bar, spogliatoi per tutti coloro che faranno attività sportiva. Ci sarà anche un museo del Cagliari, oltre agli impianti esterni che faranno sparire il pallone di Italia '90. E negozi, sì, ma dedicati: mormorata l'ipotesi di un arrivo di Decathlon. Parte dei parcheggi verrà rifatta e, se tutto funziona, l'esterno si integrerà con le opere previste nel Piano città: canale messo a nuovo e passeggiata sul mare.
Il sindaco è fiducioso: «Siamo allo studio di fattibilità, depositato negli uffici competenti ma il procedimento è avviato». Tanto fiducioso che ha in mente un progetto, ulteriore: «Possiamo vendere il palazzo degli uffici comunali di via Sonnino e prendere 5.000 metri quadri nel nuovo Sant'Elia. Sarebbe un gran risparmio». Il destino dello stadio dipende da uffici comunali e voti a palazzo Bacaredda.
Enrico Fresu