Alcuni difensori hanno chiesto più tempo da dedicare alla lettura di una consulenza tecnica agli atti: è così slittato al 23 febbraio il processo davanti al gup Giuseppe Pintori per presunti abuso d'ufficio e falso alla Scuola civica di musica.
Sul banco degli imputati ci sono il presidente del cda Maurizio Porcelli, il consigliere Giorgio Baggiani, l'ex direttore artistico Luigi Puddu e il direttore amministrativo Sergio Manca. A tutti e quattro il pm Giangiacomo Pilia contesta una serie di violazioni: incarichi affidati a pensionati in violazione di legge e regolamento interno, contratti di assunzione stipulati senza seguire le norme, false certificazioni di spesa per ottenere i contributi dalla Regione.
Un quinto indagato Marco Ravasio, è uscito dall'inchiesta e la sua posizione è già stata archiviata: l'accusa di falso è legata proprio a una sua firma sul documento che aveva disposto l'assunzione a tempo indeterminato di Luigi Puddu come direttore della scuola. Un documento che Ravasio nega di aver mai siglato e ora al centro di una perizia calligrafica.
Intanto anche la seconda inchiesta sulla Scuola civica di musica è stata chiusa. Si tratta di un procedimento collegato in cui il peculato viene contestato a Porcelli, Manca e Puddu. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Manca avrebbe emesso assegni per oltre 120mila in favore di Puddu violando il regolamento sui criteri di rendicontazione dei contributi assegnati per manifestazioni di cultura e spettacolo, poiché Puddu risultava già retribuito dalla scuola per la sua attività. Ma c'è di più: per la Procura, sarebbero stati emessi anche altri assegni (usati per pagare notti in hotel e cene) intestati a Puddu e Porcelli. (v. n.)