COMUNALI 2016.
Massidda dichiara di aver contattato il maestro per le sue liste civiche
Il direttore del Lirico: non sono candidato col centrodestra
Nome spariglia-carte: sponsorizzato storicamente dal Pd al Teatro lirico, candidato-sindaco a effetto per il centrodestra alle amministrative. Mauro Meli, direttore artistico in via Sant'Alenixedda, ha atteso la tarda mattinata di ieri per sfilarsi. Ma la miccia era accesa: «In questa maniera lo vogliono bruciare: me l'ha scritto un amico via sms», racconta i retroscena l'ex presidente dell'Autorità portuale Piergiorgio Massidda, candidato-sindaco alla guida di un cartello di civiche. «E comunque, non lo nascondo, è uno dei cagliaritani di valore contattati dalle nostre liste».
IL NO E non sono state le uniche a farlo, a quanto pare. Evasiva Forza Italia, Meli ha risposto nel suo stile. Dopo che il telefonino ha squillato a vuoto, il no è arrivato - secco e garbato - dallo stesso maestro via mail, in tarda mattinata: «Nello smentire in maniera categorica questa notizia, sottolineo che sono rientrato da pochi giorni a Cagliari, la mia città, per svolgere l'incarico di direttore artistico del Teatro lirico. Questo farò con immensa gioia».
DISORIENTAMENTO Vessillo del centrosinistra nelle battaglie del Lirico, di primo mattino si era affrettato a dire a Tore Cherchi, del consiglio d'indirizzo della Fondazione, che no, non era lui il candidato del centrodestra: «Gli ho parlato - riferisce Cherchi, rappresentante del ministero per i Beni culturali - smentisce categoricamente per due motivi. Il primo, di carattere professionale: intende dedicarsi al Teatro. Il secondo: i suoi orientamenti politici guardano al centrosinistra».
LA METAFORA La butta sul cinematografico Gualtiero Cualbu, ex consigliere d'amministrazione del Lirico, vicino a Meli: «Sarebbe sicuramente un altro pezzo del film». Dalla trama fitta: «È stato osteggiato in maniera straordinaria. In ogni caso, è in buoni rapporti con tutti, sinistra, destra, centro, l'appartenenza a un partito non serve più a niente. Si deve fare una riflessione su quello che è utile o meno al progetto per la città. E credo che sia un cagliaritano capace e appassionato».
Piergiorgio Massidda non nasconde che sarebbe pronto a confrontarsi con Meli, sul piano politico: «È un amico, siamo entrambi motociclisti, la mia stima nei suoi confronti è innegabile. E l'amicizia non è mai venuta meno nonostante rappresentasse un tempo la sinistra estrema e io il centrodestra. Sarebbe potuto essere il candidato del Pd, piuttosto. La storia di Mauro stride, comunque, con una candidatura. Ecco, dovessi sfidarlo a una gara di motociclismo, avrei paura, era fortissimo».
Mariangela Lampis