Per la prima volta una città del sud è tra le prime dieci città italiane per la mobilità sostenibile: Cagliari, capoluogo sardo, è al decimo posto. La graduatoria delle città è è contenuta nel nono Rapporto “Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città”, elaborato da Euromobility con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
L’Italia è ancora un paese diviso in due: nord, tendenzialmente virtuoso, e sud in coda. Nel podio infatti spunta Venezia al primo posto grazie all’estesa aria pedonale, al più basso indice di motorizzazione, unito a un trasporto pubblico che funziona, a un buon servizio di bike sharing e al miglior car sharing. A seguire Brescia e Torino. Poco sotto ancora l’emiliana Parma e Milano, al quinto posto. Tra le ultime proprio Reggio Calabria, Potenza e l’Aquila.
Il miracolo sardo. A trainare la performance cagliaritana l’utilizzo – in controtendenza nazionale – del car sharing (auto in condivisione). Gli utenti sardi usano di più il servizio rispetto a ogni altra città italiana.
In generale. Il Rapporto segnala una flessione (-0,5%) del tasso di motorizzazione nelle principali 50 città italiane (a dispetto del dato nazionale, che segnala un lieve incremento del tasso di motorizzazione, +0,2%) e la contestuale continua crescita del numero di veicoli a basso impatto, i quali raggiungono complessivamente l’8,5% del parco nazionale circolante (il peso dei veicoli a trazione ibrida ed elettrica è, tuttavia, ancora decisamente marginale, presenza dello 0,21%, rispetto a quello dei veicoli a metano e gpl, che costituiscono l’8,3% del parco).