Alla dottoressa Giuliana Perrotta, prefetto di Cagliari,
Le scrivo in qualità di coordinatore regionale del movimento Fratelli d'Italia, ma soprattutto come Cagliaritano e Italiano che non sa più quali mezzi utilizzare per appellarsi alle Istituzioni affinché riportino un po' di legalità nella Città e nella Nazione in cui vivo. Prendo spunto dalla cortese e positiva risposta che Lei diede al giornale on line Ad Maiora Media, peraltro appena insediata aveva espresso buoni propositi nel contrastare il fenomeno dei parcheggiatori e dei venditori abusivi che disponibile a ricevere contributi.
Perciò mi chiedo, come se lo chiedono molti onesti Cagliaritani: come mai, nonostante svariati annunci, non si ha ancora alcuna percezione degli impegni presi per contrastare i parcheggiatori abusivi e i venditori che invadono (non è un esagerazione) le vie dello shopping, nonché i parcheggi di ipermercati e degli ospedali? Non abbiamo assistito a quello che la legge prevede ossia il sequestro della merce, tantomeno la sanzione che è prevista per i parcheggiatori abusivi.
È troppo chiedere il rispetto della legge? Non mi dilungo nel citare i danni che il mercato della contraffazione provoca all'economia italiana, sia in termini di mancati introiti che di perdita di posti di lavoro. Dati certificati dall'Unione europea e dalle varie associazioni di categoria. Immagino che li conosca come penso abbia conosciuto le vie cittadine nelle quali i parcheggi, siano essi a pagamento che gratuiti, sono presidiati. Anche da sardi, ma nella maggior parte da immigrati, finti o veri profughi, per la maggior parte arroganti e sempre più invadenti. Sempre più cittadini ci chiedono, esasperati, di intervenire come forza politica. Noi che abbiamo sempre tenuto un comportamento corretto, senza eccedere in toni propagandistici o che alimentassero inutili tensioni, abbiamo giocato un'ultima carta: cercare di convincere i cittadini a non comprare più, a non lasciare più nessun obolo, a rispettare la legge, favorendo i commercianti onesti.
Prefetto Perrotta, però, serve l'impegno concreto delle Istituzioni, con il sequestro della merce per risalire a chi fornisce la merce a questi venditori e porre fine a questo traffico, liberando le strade cittadine. Chiediamo che i parcheggi d'ora in poi siano liberi, perché contestiamo l'idea che sia meglio vederli fare i parcheggiatori abusivi piuttosto che gli spacciatori. Siamo convinti che senza legalità non c'è integrazione e chiedo cosa succederebbe se, per esempio la prossima settimana, ogni nostro iscritto andasse ad occupare i parcheggi presidiati dai parcheggiatori o i nostri commercianti chiudessero le serrande stendendo dei lenzuoli per terra ed esponendo la propria mercanzia nelle strade cittadine.
Le chiedo, quindi, di dare un segnale concreto per evitare che la situazione a Cagliari degeneri ulteriormente e per far tornare quella legalità che un onesto cittadino si aspetta garantita da uno Stato giusto.
Salvatore Deidda - Coordinatore regionale di Fratelli d’Italia
(admaioramedia.it)