FORZA ITALIA. Vertice dei responsabili azzurri per decidere le nuove strategie elettorali
Primarie, accordi con la coalizione e analisi dell'amministrazione Zedda. Lo stato maggiore di Forza Italia ieri ha discusso per oltre tre ore sulle strategie da mettere in campo in vista della corsa elettorale per la conquista di Palazzo Bacaredda. Al vertice, che si è tenuto in un ufficio del Consiglio regionale di via Roma, hanno partecipato Il senatore Emilio Floris (sindaco del capoluogo per due consiliature), il coordinatore regionale Ugo Cappellacci (ex presidente della Regione ed ex assessore comunale), Giuseppe Farris (attuale capogruppo in Comune di FI e nome papabile per una candidatura) e Alessandra Zedda e Stefano Tunis (coordinatori provinciali e cittadini del partito).
Chi sarà il candidato sindaco di Forza Italia? «Non abbiamo discusso di nomi, ci siamo concentrati sui contenuti programmatici», spiega Cappellacci. «Negli ultimi anni a Cagliari la gestione è stata di normale amministrazione . E questo non è ammissibile: il capoluogo deve riprendersi il ruolo di guida della Sardegna. Purtroppo ora ha un taglio troppo provinciale». Per Cappellacci è fondamentale incalzare la Regione sui grandi temi: primo fra tutti il Piano di sviluppo aeroportuale. «La Giunta Zedda coinvolge, giustamente, i cittadini nella scelta del manto stradale, ma amministrare una città è ben altra cosa».
Il coordinatore regionale, nell'ottica di un allargamento della coalizione, non scarta l'ipotesi delle primarie. «La settimana prossima si terrà un tavolo al quale abbiamo invitato i partiti della coalizione. Sentiremo le proposte degli alleati e poi valuteremo». Primarie sì o no? «Non sono escluse, ci auguriamo però di trovare un nome condiviso che soddisfi tutti».
Forza Italia non avrebbe fretta, anche perché le variabili all'orizzonte inducono alla cautela. I vertici del partito di Berlusconi guardano con attenzione agli scenari regionali e nazionali, in questo momento particolarmente fluidi. E scoprire le carte anzitempo potrebbe essere dannoso.
Andrea Artizzu