VOTO 2016. Udc, Fratelli d'Italia, Scelta Civica, Ncd: i loro voti fanno gola ai due poli
Chessa (Psd'Az): contatti col Pd ma aspettiamo i programmi
Corteggiano o vengono blanditi. Intanto aspettano. «Orizzonti ancora confusi, per schierarsi». Non sono tanti ma le percentuali che conquistano ai seggi fanno gola ai due poli: i piccoli partiti, per il centrosinistra e il centrodestra, non sono semplici compagni di viaggio ma alleati che fanno pendere la bilancia sulla vittoria o il tracollo elettorale. A poche ore dalla definizione dei candidati sindaco del centrosinistra (umori e logica sembrano convergere su Massimo Zedda) e del centrodestra (Giuseppe Farris, tranne colpi di scena) c'è chi si prepara a sancire accordi e programmi per vincere le amministrative del 2016.
Il centrosinistra - che attende la direzione cittadina per dare il via libera a Zedda - ha di fatto confermato l'alleanza con Sel e sta per avviare le trattative con altri, possibili interlocutori. Tra questi il Psd'Az, Scelta Civica, l'Udc. Il partito di Giorgio Oppi (9 per cento alle comunali del 2011) conferma di aver avuto contatti con più fronti ma avverte che non aderirà a nessuna coalizione che pensi alle primarie per la scelta del candidato sindaco. Per questo ruolo l'Udc punterebbe a un nome con una forte credibilità personale. Il partito, prima di scegliere con chi allearsi, aspetta che vengano indicati i programmi, che abbiano il tema dello sviluppo e del lavoro in cima alle priorità. Certo è che l'Udc non vede di buon occhio le divisioni nel centrodestra, condizione (e premessa, in genere) di sconfitta alle urne.
Il Psd'Az è nel mirino del Pd, quindi del centrosinistra. «Essere interlocutore del Pd», spiega il segretario cittadino sardista Gianni Chessa, «ci fa piacere e lo apprezziamo. Al di là di questo aspettiamo di approfondire i vari aspetti preliminare a un'intesa, atteggiamento che riserviamo anche al centrodestra». Chessa non smania di chiudere un accordo purché sia. «Non diremo sì a scelte fatte da altri, non accetteremo atteggiamenti arroganti. Abbiamo una visione di lungo respiro e faremo di tutto perché si affermi il progetto di un polo identitario autonomistico». I punti fermi per un'intesa: «Politiche che guardino al lavoro, all'urbanistica, alla lotta contro le povertà».
Alessio Mereu, coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia-An, guarda con interesse a quanto succede in questi giorni nel centrodestra. «Anche perché», sottolinea, «si deve superare la confusione, situazione che rende difficile fare una sintesi. Noi chiediamo a Forza Italia tempi brevi per la scelta del candidato sindaco». Dopo? «Valuteremo. Sicuramente la nostra sarà una scelta per il meglio, tenuto conto che un nome spendibile lo abbiamo anche noi». No alle barricate: «Il nostro scopo è vincere le elezioni e, a prescindere da chi farà la proposta, punteremo su un nome condiviso». Anselmo Piras, presidente di “Ancora per Cagliari”, garantisce che il suo gruppo «è per il centrodestra». Resta da definire la posizione del Nuovo centrodestra (unito ad “Ancora per Cagliari” in Consiglio comunale), soprattutto dopo le dimissioni del segretario cittadino Walter Anedda.
Pietro Picciau