In una lettera alla società rossoblù si parla di «casa momentanea»
Anche San Gavino Monreale scende in campo per ospitare il Cagliari, durante il periodo dei lavori del nuovo Sant'Elia. Il presidente Tommaso Giulini ha annunciato che il progetto, portato avanti con B Futura, sarà presentato entro Natale, dopo la valutazione della conferenza di servizi: un impianto da 21 mila spettatori per il quale si inizierebbero i lavori, dopo il via libera, al termine della stagione in corso. Ecco perché il Cagliari dovrà cercarsi una nuova casa. Dove? «Io lo so, ma non ve lo dico», la risposta del presidente Giulini. La prima scelta è naturalmente Quartu, a Is Arenas. Un percorso irto di ostacoli, per i vincoli paesaggistici e un procedimento che ha portato al rinvio a giudizio, tra gli altri, dell'ex sindaco di Quartu Mauro Contini e dell'ex presidente del Cagliari Massimo Cellino.
Si è parlato anche di un'ipotesi Olbia, sfruttando i rapporti di amicizia con la nuova società, che sarà presieduta dall'ex braccio destro di Giulini alla Fluorsid Group, e nello stesso Cagliari, Alessandro Marino. Non al “Bruno Nespoli”, ma nella zona della Basa. Ipotesi poco praticabile, visto che la squadra si ritroverebbe a giocare a circa 270 chilometri dalla sua sede naturale.
E così, San Gavino si fa avanti. Idea presentata da Davide Porru, sangavinese ed ex collaboratore della società cagliaritana, e subito sposata dal sindaco Carlo Tomasi, dall'assessore alle Attività sportive, nonché vice sindaco, Nicola Ennas e dall'assessore ai Lavori Pubblici Stefano Musanti. Ieri è partita una lettera, indirizzata al Cagliari Calcio, con cui San Gavino si candida a diventare la «casa momentanea» dei rossoblù. La zona è stata individuata nel campo di Santa Lucia, dotato di illuminazione e pista di atletica, su cui poggerebbero le tribune oggi al Sant'Elia. Impianto che rientra nei parametri imposti dal Sistema delle Licenze nazionali e che si trova in prossimità di terreni incolti, utilizzabili per la creazione dei parcheggi. San Gavino, inoltre, sfrutterebbe la sua posizione, 50 chilometri circa da Cagliari e facilmente collegabile con l'aeroporto di Elmas. Si attende ora la risposta del Cagliari per trasformare un invito in un progetto concreto.
Al.M.