La polemica
«Saranno Le farmacie vere beneficiarie del bonus bebè». Altro che provvedimento contro la fuga delle giovani coppie. È l’accusa rivolta dai consiglieri comunali Pd Ninni Depau e Marco Espa, all’attacco sulle modalità di finanziamento dei bonus neonato. Lunedì il Comune ha pubblicato il bando per l’erogazione del “bonus neonato”, per assicurare la fornitura di beni di prima necessità per la cura dei neonati ai genitori il cui reddito non superi i 40.000 euro: grazie a 250 euro, una tantum, in 10 voucher da 25 euro ciascuno. Da spendere per l’acquisto dei beni di prima necessità per la cura dei neonati solamente nelle farmacie cittadine che aderiranno all’iniziativa. «Per quale motivo », chiedono Depau ed Espa al Comune, «si è deciso di vincolare alle sole farmacie mediante l’uso di voucher, anziché consentire alle famiglie un utilizzo più ampio secondo le proprie esigenze». Inoltre si solleva il dubbio che «l’aver previsto di poter utilizzare i voucher solamente nelle farmacie cittadine “convenzionate”, trasformi le farmacie stesse (le quali oltretutto applicano prezzi considerati non propriamente “concorrenziali”), nelle vere beneficiarie del bonus». Per i consiglieri firmatari del documento sarebbe stato più opportuno, concentrare l’erogazione verso le situazioni di maggior disagio sociale. ¦ EN.NE