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Povertà, in Sardegna aumentano le richieste d'aiuto. I dati della Caritas

Fonte: web SardegnaOggi.it
25 novembre 2015

 


In Sardegna aumentano le persone in difficoltà economica. È quanto emerge dal report 2015 su Povertà ed Esclusione Sociale elaborato dalla Caritas. A essere più in difficoltà soprattutto la fascia degli over 40.



CAGLIARI - La Caritas regionale oggi ha presentato il Report 2015 su Povertà ed Esclusione Sociale in Sardegna. Quella che emerge non è una situazione positiva: il dato più significativo riguarda le persone che si sono rivolte ai centri d'ascolto per chiedere un aiuto. Nell'ultimo anno sono state più di 6800 (il 72% delle quali sono italiane), un numero nettamente superiore rispetto alle 6.221 dell'anno precedente ma soprattutto rispetto alle 2199 del 2007. Ad essere maggiormente in difficoltà è soprattutto la generazione dei quarantenni, in particolare la fascia compresa tra i 45 e i 49 anni.

Le richieste, i bisogni e gli interventi sono stati più di 3500 e hanno riguardato principalmente sussidi economici. Il sostegno è andato sia a persone senza reddito, come i disoccupati, sia a occupati o magari pensionati che però non hanno un introito sufficiente per poter sostenere tutte le loro spese. Oltre alle richieste di cibo e beni materiali, sono stati registrati in costante crescita le richieste sanitarie sopratutto per l'acquisto di farmaci.

“L'idea di questo studio- ha affermato Raffaele Callia, responsabile del Servizio Studi - è quella di fornire informazioni in maniera diversa rispetto magari all'Istat, in quanto i nostri dati vogliono raccontare storie di vita e non solo numeri”. Lo studio riguarda il 2014 e i primi sei mesi del 2015. Il primo tema analizzato e quello dell'indice di povertà relativa in Sardegna che, tra il 2013 e il 2014, è rimasto fermo al 15,1% e, insieme ad altri fattori, è stato da alcuni considerato uno spiraglio di ripresa economica. Questo non deve però ingannare. Infatti la provincia di Carbonia-Iglesias, per esempio, continua ad essere quella con il maggior tasso di disoccupazione giovanile in Italia.