Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Piano per il Poetto, scoppia la polemica: «Fermi da due anni»

Fonte: L'Unione Sarda
23 marzo 2009

Commissione urbanistica 



Il piano di utilizzo dei litorali? Prima di essere approvato dalla Giunta, alla fine del gennaio scorso, è rimasto per due anni nel cassetto. La constatazione “temporale” è venuta fuori nell'ultima riunione della commissione Urbanistica, quando il presidente Massimiliano Tavolacci e agli altri componenti hanno ricordato la lettera inviata alla Giunta nei primi mesi del 2007: «Già in quell'occasione avevamo ricordato che era necessario aprire un tavolo tecnico con la Regione per rappresentare i problemi legati alle restrizioni che erano state poste in capo ai concessionari dei servizi di spiaggia - ricorda il presidente - ora siamo costretti a riprendere dallo stesso punto. Prima di poter pensare di avere un piano di utilizzo del litorale capace di provocare quella scossa necessaria per migliorare la qualità dei servizi al cittadino occorreranno ancora mesi di discussione. Ed è un peccato dover ripartire praticamente da zero».
L'ASSESSORE Considerazioni non interamente condivise dall'assessore all'Urbanistica Gianni Campus: «Non si pensi che quel tavolo di cui hanno parlato i commissari non si sia aperto o, meglio, non abbia prodotto risultati per responsabilità del Comune di Cagliari - chiarisce - noi portammo le nostre proposte e la Regione sembrava anche ben disposta nel recepirle. Ricordo invece che i problemi erano legati a un certo ritardo del Comune di Quartu, anche perché l'attuale sindaco si era appena insediato. Qualcuno scorda che il piano di utilizzo del litorale del Comune di Cagliari non può certo essere slegato da quello delle altre città interessate».
LA PROPOSTA DI AN Il capogruppo in Consiglio comunale Alessandro Serra invita tutti a compiere scelte mirate a soddisfare la naturale vocazione mostrata dai cagliaritani nella frequentazione del Poetto: «Dobbiamo cogliere il messaggio che ci danno i cittadini, che si riappropriano sempre più di uno spazio della città, frequentando il lungomare anche nei mesi invernali per una pausa pranzo, per la passeggiata del fine settimana o per fare jogging - ricorda - il Poetto deve essere uno spazio vivo in cui agli imprenditori sia data la possibilità di dare un'offerta di qualità. Oggi si possono solo somministrare cibi precotti, mentre sarebbe bello se fosse possibile gustare sul litorale anche i piatti tipici della nostra cucina. Immaginiamo un Poetto in cui si alzi la qualità dei servizi di spiaggia, si possa fare fitness, ci si possa iscrivere a corsi di sub o di vela, si possa acquistare una crema protettiva, un costume, un pareo». ( a. mur. )

21/03/2009