Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Allarme randagi, chiuso Molentargius

Fonte: L'Unione Sarda
23 marzo 2009

La decisione assunta dal direttore del parco dopo un incontro con i sindaci di Cagliari e Quartu e un funzionario della Asl

Rischi dopo le ultime aggressioni: «Accalappiarli costa»

Prima le aggressioni a due donne che facevano jogging, poi la tragedia del Ragusano: il parco di Molentargius chiude. A causa dei randagi.
Parco naturale chiude causa presenza fauna selvatica. Strano ma vero, come nella famosa rivista di giochi enigmistici. Solo che il rebus, stavolta, è reale. Riguarda Molentargius, il parco famoso per la nascita travagliata e per la possibilità di ammirare, passeggiando o pedalando fra un resto e l'altro della gloriosa fabbrica di sale, fenicotteri rosa, aironi cinerini, pellicani e falchi pescatori. Ma anche cani randagi: tanti, anzi decisamente troppi, ma soprattutto aggressivi. Non soltanto nei confronti dei fenicotteri, spinti ripetutamente a nidificare a Santa Gilla, e delle pecore (un centinaio quelle uccise tre anni fa) ma anche nei confronti degli umani che nel parco fanno jogging.
L'ANNUNCIO Dopo le recenti aggressioni ai danni di due donne (una dei quali accompagnata da alcuni bambini), discusse anche in Consiglio comunale, la decisione: «Si comunica che in seguito alle numerose segnalazioni di branchi di cani randagi, al fine di tutelare l'incolumità dei visitatori tutte le aree del parco sono chiuse e i servizi di noleggio biciclette e di bikesharing sono interrotti sino a data da definire», si legge nell'home page del sito web del parco, dove si annuncia che nei prossimi giorni si terrà sul tema una conferenza stampa.
COSTI ELEVATI «Abbiamo preso la decisione di sospendere l'accesso al parco dopo le ripetute segnalazioni della presenza di cani randagi», spiega Mario Mariani, direttore del parco di Molentargius (e capo di gabinetto del presidente della Regione Ugo Cappellacci), «ma anche in seguito all'allarme registrato a livello nazionale dopo i tragici fatti del Ragusano», dove un bimbo di 10 anni è stato ucciso da un branco sfuggito al controllo del custode incaricato dall'amministrazione municipale di badare agli animali. «Tre giorni fa - prosegue Mariani - c'è stato un incontro con i sindaci di Cagliari e Quartu e un rappresentante dell'Asl e abbiamo deciso di trovare assieme una soluzione per mettere in sicurezza l'intero parco. La parte maggiore tocca all'Asl e la difficoltà, una volta accalappiati i cani, è legata ai costi per il loro ricovero in strutture adeguate: le cifre sono alte e i Comuni non le hanno a disposizione».
«INCREDIBILE» Visti i rischi di ulteriori aggressioni e le responsabilità penali che potrebbero derivarne, nell'incertezza dei tempi sulla cattura dei cani si è optato per la chiusura. Fino a quando? «I tempi per la riapertura sono indefiniti», avverte Mariani: «Riapriremo quando il problema sarà risolto». Alessio Mereu, l'esponente dei Riformatori che aveva sollevato il caso in Consiglio comunale una decina di giorni fa, è incredulo: «Incredibile che si chiuda un parco perché non si riesce a catturare qualche cane randagio».
I PROGETTI Lo stop arriva a sei mesi dall'inaugurazione, e tanti progetti sono ancora sulla carta. Uno è la ripresa della produzione del sale, che potrebbe fruttare, secondo il direttore, entrate per 200 mila euro l'anno: il dieci per cento delle dotazioni finanziarie dell'ente. Un altro, più ambizioso, è l'attivazione di un circuito benessere, con l'apertura di beauty farm nuove di zecca nei vecchi edifici dei Monopoli e trasformando l'ex ospedale Marino in un centro per la thalassoterapia. E ancora un punto ristoro e uno per il merchandising. Tutto bloccato per qualche randagio.
DANNI Oltre alla beffa, il danno. Innanzitutto per chi nel parco ci lavora: biologi, tecnici, operai. Ma ci sono danni anche per i fruitori. Molti visitatori abituali, per esempio, hanno sottoscritto un abbonamento al servizio di bikesharing: strisci la tua tesserina magnetica (prepagata) nel lettore, prendi una bici, pedali finché ne hai voglia, restituisci il mezzo, dai un'altra strisciata e arrivederci. Comodo. Peccato che ora, a parco chiuso, non si possa più.
MARCO NOCE

21/03/2009