Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Allarme cani randagi, chiude il parco

Fonte: La Nuova Sardegna
23 marzo 2009

SABATO, 21 MARZO 2009

Pagina 1 - Cagliari



Bloccato l’ingresso ai visitatori, via libera solo ai bus delle scolaresche




CAGLIARI.Il parco di Molentargius-Saline chiude momentaneamente i cancelli ai visitatori. La decisione è arrivata ieri dopo l’avvistamento di alcune mute di cani randagi all’interno dell’area umida ed è stata assunta in via precauzionale: ad oggi, come sottolineato dalla direzione, non risultano aggressioni ai visitatori e proprio per evitare il primo caso l’ente di gestione ha deciso di sospendere le attività, a cominciare da jogging e bikesharing. Rimangono invece confermate le escursioni delle scolaresche, che potranno visitare le zone più interne del parco a bordo di un pullmino per poi passeggiare tra le vasche salate, non interessate dal fenomeno del randagismo. ‹‹Per risolvere il problema stiamo operando insieme alla Asl, al corpo forestale, alla polizia municipale e ai comuni che fanno parte del consorzio di gestione dell’area umida - ha riferito la responsabile del Servizio fauna Alessia Atzeni -. Gli interventi da mettere in atto, ora, sono sostanzialmente tre: localizzare con precisione i branchi, verificare, con la collaborazione della Asl, la disponibilità dei canili ad ospitare gli animali catturati e avviare un censimento degli esemplari presenti all’interno dell’area››. Una operazione, quest’ultima, dettata anche dal fatto che non tutti i cani avvistati a Molentargius sono randagi: spesso visitatori, operatori del parco e addetti alle manutenzioni hanno notato che non mancano gli animali completi di collare smarriti dai padroni. A questi si aggiungono i cani abbandonati e soprattutto i randagi di seconda generazione, probabilmente i più pericolosi perché nati all’interno del parco e dunque rinselvatichiti. Il fenomeno del randagismo è noto da tempo, ma negli ultimi mesi si stima che gli animali abbiano toccato quota cinquanta esemplari. Da qui la decisione di sospendere temporaneamente l’accesso libero al parco fino a data da definirsi. Sui tempi il consorzio di gestione vuole spingere sull’acceleratore: il parco è stato aperto al pubblico nell’autunno dello scorso anno e chiudere i battenti ora, con l’arrivo della bella stagione, sarebbe paradossale. ‹‹L’attività didattica prosegue - ha aggiunto Alessia Atzeni - con le visite all’area umida, al compendio di monte Urpinu e ai laboratori del centro di educazione ambientale allestito nella sede del parco. A breve, contiamo di riaprire i cancelli anche ai visitatori››. (p.s.)