Il presidente del Cagliari vuole andare avanti in Coppa Italia, applaude i suoi e punta deciso al nuovo stadio
di Mario Frongia
CAGLIARI. «Il primo tempo di La Spezia è stato perfetto. Con otto assenti, determinazione e identità di squadra: complimenti a Capozucca e Rastelli».
Tommaso Giulini firma le pagelle del primo quadrimestre. Sorride, il presidente del Cagliari. In Largo Carlo Felice per il taglio del nastro allo store rossoblù, l’aria è quella giusta. “Godiamoci il momento con sana umiltà. C’è tanto da lavorare ma prima squadra e Primavera in cima alla classifica, meritano un plauso».
Campionato, rosa, Coppa Italia, partenze e auspici: Giulini, fresco di riunioni in Regione sul fronte stadio, è sul pezzo. L’acchito è buono: “Lo store, innovativo, aperto a tifosi, giovani, famiglie, ma anche ai turisti, è il nostro primo tassello nel cuore di Cagliari. Lo stadio è la degna conclusione del nostro progetto. La Regione e il sindaco di Cagliari Zedda ci sono vicini, la legge 147 del 2013 è chiara, possiamo procedere con un iter certo verso l’obiettivo: il nuovo Sant’Elia. Ne sapremo di più entro dicembre. Durante i lavori, una cosa è certa: il Cagliari giocherà in Sardegna».
Lo Store come biglietto da visita, ma non solo.
«Non è solo un negozio, abbiamo investito mezzo milione di euro, dato sviluppo e qualche posto di lavoro. Sui maxi schermo tra qualche mese ci sarà il rendering del nuovo stadio e la festa per la risalita. Non parlo di riscatto ma della volontà che ci deve riportare in A».
A proposito, cosa dice dei 3 punti di La Spezia?
«Per come hanno preparato la partita, da sette giorni di ritiro, col tecnico in bilico, nella prima mezzora anche qualche squadra di A avrebbe faticato a giocare. Noi siamo stati superlativi, si è visto cos’è la B. Abbiamo fatto una verifica dopo dieci giornate, prima del Vicenza. Siamo partiti con fatica, raccogliendo comunque più punti del previsto. E qualcuno ha storto il naso. Da allora, abbiamo allungato con tre vittorie di seguito. Godiamoci la vetta della classifica, assieme alle meraviglie della Primavera, e andiamo verso dicembre lavorando con intelligenza».
Il mese prossimo ci sarà un nuovo check up?
«Sì. Sarà cruciale perché giocheremo ogni tre giorni, coppa Italia inclusa: cerchiamo di passare il turno a Sassuolo per incrociare l’Inter. Se recuperiamo giocatori come Sau e Farias, ho buone sensazioni. In caso contrario, sarà battaglia e cuore, come con lo Spezia».
Col Cagliari, quali le migliori tre?
«Il Bari non mi sorprende, ha Rosina, Valiani Maniero, ha tanti punti e non sta giocando bene. Conferma le aspettative il Cesena, avevo predetto Novara, e ci ho preso, e Trapani ma il Crotone è la sorpresa».
Cosa prevede al mercato di gennaio?
«“Il gruppo è forte ma è un peccato non poter dare più spazio a Cragno e Barella. Vedremo assieme con serenità cosa fare. Per gli altri, anche se ci fossero richieste dalla A, dubito che qualcuno voglia
andare via».
Presidente, cosa la inorgoglisce di più?
«“La prima squadra: umile, feroce e concreta. E la Primavera: Beretta ha fatto un lavoro splendido e Canzi marcia a mille e all’unisono con Rastelli. Il tutto, senza invidie e gelosie: nel calcio è un risultato inusuale».