Ai microfoni di Radio 24 aveva parlato apertamente. Spiegati i rapporti tra Comune e Cagliari Calcio nel periodo in cui la squadra rossoblù giocava a Trieste, Massimo Zedda non aveva tralasciato di esprimere le sue considerazioni sul braccio di ferro in corso tra amministrazione cittadina e società sportiva. Frasi ritenute diffamatorie dall'ex presidente rossoblù Massimo Cellino, che aveva replicato querelando il sindaco.
Proprio dall'accusa di diffamazione il primo cittadino dovrà difendersi davanti al Tribunale a partire dal 15 marzo: ieri il gup Giampaolo Casula l'ha rinviato a giudizio accogliendo le richieste del pm Giangiacomo Pilia, magistrato titolare dell'inchiesta che vede lo stesso Zedda imputato per l'abuso d'ufficio relativo alla nomina a sovrintendente del Teatro Lirico di Marcella Crivellenti. Ad attendere la decisione c'erano i difensori, assenti invece le parti in causa. Sono due le interviste nel mirino: quelle del 7 e dell'8 aprile 2013. In particolare Zedda, rivolto a Cellino, tra le altre cose aveva detto: «Lui ha dato di testa, è andato via, secondo me convinto di poter mettere sotto pressione l'amministrazione per avere, ottenere lo stadio a titolo gratuito. Avrà immaginato», aveva aggiunto il sindaco, «di poter usare quale elemento di pressione la tifoseria e l'opinione pubblica». (v. n.)